Quel pezzo di stoffa apparso al Tardini con una stella di David accanto allo stemma della Lazio con la scritta “peggior nemico” ha indignato tutti
“Basta con queste cose, basta non se ne può più. Sono indignato, schifato e anche molto preoccupato per l’antisemitismo strisciante che va ormai da anni nella nostra società, non solo nelle curve. Quello che è successo a Parma con quello striscione contro gli ebrei e contro i laziali è indegno e lo dico da tifoso romanista. Indegno e vergognoso“. A parlare è Vittorio Pavocello, presidente della Federazione Italiana Maccabi. E’ stato lui a far venire fuori quella scritta e a denunciare ogni cosa sui social e non solo.
La comunità ebraica non ne può più, ma non solo anche tante persone che non sono di religione ebraica non ne possono più di dover assistere ogni volta a scenari di questo genere. “È il momento di condannare ogni forma di odio razziale, basta anche se mi rendo conto che si continua così, a volte anche nell’indifferenza, ma ci siamo noi a divulgare e a dire come stanno le cose e soprattutto a non nascondere nulla mai”, le parole di Pavoncello che non ne può più di parlare di queste cose e che queste cose ancora girino, nonostante tutto quello che sta succedendo nel mondo e che è successo.
La denuncia, fatta con un post sul social X, è di Vittorio Pavoncello, presidente Federazione Italiana Maccabi, e si riferisce in realtà a uno sticker adesivo del tipo di quelli usati dagli artisti di street art, apparso al ‘Tardini’ su cui c’erano uno stemma della Lazio e la stella di David con la scritta “peggior nemico”.
Per Vittoria Pavoncello è una sconfitta totale anche perché “nelle scuole e anche i genitori di queste persone ma cosa fanno e cosa hanno fatto in tutti questi anni? Ma possibile che si debba sempre andare su questo genere di situazioni come se fosse quasi goliardia, qui non c’è nulla di ironico o goliardico, queste sono cose gravi, sulle quali non si può stare in silenzio“, spiega il presidente della Federazione Italiana Maccabi.
E a Cityrumors.it rincara la dose sul passato, sul presente e anche sul futuro: “La cosa che più mi fa preoccupare e inorridire è cosa succederà quando non ci saranno più in vita i testimoni dell’Olocausto? La paura e il grosso timore è che si comincerà a dire tante stupidaggini e a mettere tutto di nuovo in discussione. Lo dice e fa bene Liliana Segre. Questa è una grande paura ed è per questo che l’antisemitismo fa paura in tutta la società, quanto è successo a Parma non è che la conferma di quello che sto dicendo. Fa schifo e da romanista ebreo sono schifato di aver letto e riportato quella vergogna“.
Il caso è simile a quando all’Olimpico, nel 2017, alcuni ultrà della Lazio avevano tappezzato la curva sud di stickers adesivi con il volto di Anna Frank vestita con la maglia della Roma. Lo scorso gennaio invece, in occasione del derby, nella capitale era apparso uno striscione con la scritta “Laziale ebreo” e due svastiche e, in risposta, un altro con la scritta “Antisemita rischi la vita”.
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