La nuova frontiera dei “tagli”
Negli ultimi anni, l’uso di cocaina e di altre forme di droga eccitante si è diffuso anche in fasce di popolazione molto giovani, sostenuto da una falsa percezione di sicurezza e da un marketing illegale sempre più aggressivo. Alla disponibilità crescente della sostanza si accompagna un fenomeno altrettanto preoccupante: la presenza, nelle dosi vendute come cocaina, di sostanze che ne simulano gli effetti ma che ne amplificano la tossicità. Si tratta di composti chimici a basso costo, prodotti localmente e privi di qualsiasi controllo sanitario, introdotti con l’obiettivo di aumentare il guadagno e potenziare l’effetto percepito.
Le sostanze più usate e i loro effetti
Tra i tagli più frequenti si riscontrano caffeina e acido fenacetico, che intensificano l’euforia e l’eccitazione; il levamisolo, un antiparassitario con effetti neurotossici; l’epinefrina, che provoca crisi ipertensive; e anestetici locali come lidocaina o benzocaina, impiegati per riprodurre la tipica sensazione di “naso addormentato”. In molti casi vengono aggiunte anche amfetamine o derivati sintetici, con un impatto imprevedibile sull’attività cardiaca e cerebrale. Il risultato è un composto instabile, in grado di produrre effetti acuti come aritmie, infarto, rottura dell’aorta o arresto cardiaco anche dopo una sola assunzione.
I rischi clinici e la vulnerabilità dei più giovani
Gli effetti cardiovascolari e neurologici dei tagli sono spesso devastanti, soprattutto nei soggetti giovani che sperimentano la sostanza per la prima volta. L’interazione tra i diversi componenti può provocare alterazioni immediate della pressione arteriosa, ipertermia, convulsioni e perdita di coscienza. Anche nei casi di sopravvivenza, non sono rare le conseguenze permanenti: deficit cognitivi, danni neurologici o compromissione cardiaca. Il problema non è solo la cocaina, ma la miscela imprevedibile che si introduce nel corpo ogni volta che la si assume.
La necessità di una corretta informazione
Come approfondito dall’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD), la consapevolezza del rischio è uno strumento di prevenzione fondamentale. Sapere cosa realmente si assume, e quali conseguenze può avere anche una sola dose, rappresenta il primo atto di tutela della propria salute. La paura, in questo caso, non è un segno di debolezza ma una forma di intelligenza difensiva, soprattutto in età giovanile.
Dalla curiosità al pericolo reale
L’idea di “provare” può trasformarsi in un evento irreversibile. Comprendere la reale pericolosità delle sostanze che imitano la cocaina e di ogni altra droga eccitante è essenziale per contrastare l’illusione di controllo che accompagna ogni forma di consumo. Informazione, consapevolezza e sostegno clinico restano le uniche risposte efficaci nei confronti della banalizzazione del rischio.
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