La pandemia sembra già un lontano ricordo, ma ancora oggi qualcuno corre a farsi un tampone e scopre di essere positivo al Covid
Anche quest’anno la stagione invernale sta arrivando e come di consueto arriva anche l’influenza con tutta una serie di sintomi piuttosto comuni. Qualcuno infatti si chiede ancora se possa essere Covid o meno. Considerando che sono ormai lontani restrizioni e obblighi per evitare il diffondersi del virus e soprattutto sapendo che il virus è diventato endemico, in realtà poco importa il nome che vogliamo dare agli eventuali sintomi.
Il Consiglio dei Ministri lunedì 7 agosto disse finalmente addio all’isolamento per i positivi. Non era però un addio al Covid. Il virus c’era, c’è ancora e comunque circola. Il suo impatto è però limitato, è minore l’aggressività delle varianti e la diffusione dei contagi è sotto controllo, tanto da far definire al ministro della Salute ormai “anacronistica e ampiamente disattesa” la misura che imponeva ai positivi di avere contatti con altri.
Non esiste più l’obbligo di isolamento, quindi, se si scoprisse di avere la Covid 19, nel caso in cui il medico reputasse opportuno procedere con un tampone, sarebbe buona regola, come in qualsiasi altro caso in cui si potrebbe diffondere un virus contagioso, per esempio l’influenza, rimanere a casa per proteggere se stessi e gli altri. Comunque, nonostante la positività, se si sta bene, è possibile andare a lavorare. Stesso discorso vale per la frequenza a scuola, non c’è nessun obbligo da rispettare, ma la raccomandazione a seguire il buon senso, ossia rimanere a casa se non si sta bene. In effetti l’unica imposizione rimasta riguarda la mascherina, che rimane obbligatoria solo se si entra in una Rsa o in determinati reparti di ospedali considerati a rischio perché ospitano persone fragili o anziani. In tutti gli altri casi non esiste più l’obbligo, ma anche qui il buon senso può raccomandare di usarla se positivi e in contatto con persone fragili.
Anche per quanto riguarda il tampone nessun obbligo, tranne nel caso si debba andare al pronto soccorso o ci si debba ricoverare in ospedale, in concomitanza di sintomi influenzali. Anche il vaccino non è più obbligatorio e infatti la campagna vaccinale ha subito una grossa frenata. La regola fondamentale rimane una: applicare il buon senso come in ogni situazione. Se non si sta bene e si hanno sintomi è opportuno stare a casa riservando le proprie energie per guarire, ma anche per evitare di contagiare gli altri, magari rischiando di incontrare una persona in un momento particolare di fragilità.
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