Quali sono i rischi di dormire o riposare su un materasso vecchio: se il sonno non è perfetto la causa potrebbe essere proprio il letto.
Dopo una giornata di lavoro, in cui la stanchezza fisica prende il sopravvento, l’unico pensiero è quello di lasciarci andare su un letto, comodo e fresco. È il punto di riferimento quando si vuole trovare un po’ di riposo e soprattutto tranquillità, ma non sempre però il risultato è quello sperato, e capita con frequenza di dormire male se non addirittura malissimo.
Sono diverse le cause e molte sono riconducibili alla qualità del materasso. Stare infatti tante ore su una struttura vecchia, che ha più di 5 o 7 anni, se non addirittura di più, non è ottimo per la salute. Anzi, potrebbe portare parecchie conseguenze che cominciano a farsi sentire, purtroppo, soltanto dopo tanto tempo. Ecco, perché, è indispensabile sempre controllare che il materasso non abbia segni di deterioramento.
Il materasso è il posto dove trascorriamo tantissime ore della nostra vita. Almeno 8 ogni notte, anche se succede con frequenza di dormire molto di meno. Questo è sicuramente un problema ma a lungo andare ne sorge un altro, riconducibile al fatto che la struttura su cui dormiamo non è adatta. Infatti, bisogna sempre fare attenzione e controllare che non abbia segni di deterioramento. Soprattutto se ha più di 5 anni, dato che non hanno vita eterna. Dormire su un letto consumato porta una serie di rischi a cui bisogna fare attenzione.
Primo fra tutti il sonno non sarà perfetto. È probabile non riuscire a dormire bene e di ritrovarsi a rigirarsi nel letto più e più volte. Anche la temperatura è importante, dato che quelli vecchi non restano adeguatamente freschi. Si sa, privarsi del sonno porta alla nascita di problemi di salute importanti. Ma anche stare su un materasso che nel tempo si è ammorbidito, causa degli effetti negativi, come spingere il corpo ad assumere una posizione poco corretta: ci potrebbe infatti essere un disallineamento della colonna vertebrale e un’alterazione dei dolori alla schiena e alle articolazioni.
Bisogna sapere, inoltre, che questa struttura può contenere migliaia se non addirittura milioni di acari della polvere. Nonostante la pulizia sia sempre attenta e scrupolosa, negli anni si possono accumulare sempre più particelle. Un problema che risulta essere maggiore nelle persone che soffrono di allergie o asma. Le conseguenze sono tosse, mal di testa, affaticamento e prurito. Per questo è importante cambiare il letto, dopo i 7 o i 10 anni– osservando sempre le sue condizioni- e scegliere magari uno in schiuma o in lattice che hanno una durata più lunga.
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