L’arrivo dell’inverno, il sole che tramonta presto, le tante ore di buio, possono portare oltre che un senso di malinconia anche della stanchezza diffusa
Con l’arrivo delle temperature più basse arrivano anche giornate più brevi e buie e l’organismo può risentire di un calo fisiologico, perché non è sempre facile adeguarsi ai nuovi ritmi e, soprattutto nei momenti in cui cambia la stagione, aumentano stress e nervosismo.
La riduzione delle ore di luce favorisce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, portando a un’alterazione del ritmo sonno-veglia e quindi ad alcuni fastidi molto comuni come mal di testa, fatica ad addormentarsi, sbalzi d’umore, malessere generale, difficoltà a concentrarsi e soprattutto tanta stanchezza. Nel caso in cui essa sia imputabile con certezza allo stress da cambio di stagione, possiamo combattere su più fronti l’assenza di forze, la spossatezza e l’apatia, sintomi principali di ciò che si può definire “astenia”.
Prima di tutto, manteniamo una corretta idratazione, infatti, non di rado la stanchezza si fa più intensa quando non si è ben idratati. Cerchiamo di camminare possibilmente in mezzo al verde, anche della città, perché se effettivamente questo tipo di stanchezza deriva da stress (per qualsiasi causa), camminare è un rimedio molto efficace. Inoltre, di fondamentale importanza, ricordiamoci di curare una sana alimentazione, cerchiamo di riequilibrarla in base alle esigenze del periodo e di consumare in quantità adeguate quei “cibi” che prevengono e riducono la stanchezza.
Protagonisti gli acidi grassi Omega3, reperibili in pesce grasso, semi di lino e chia, noci e alghe. Sono fondamentali anche le vitamine B6 e B12, soprattutto dopo i quarant’anni, infatti è importante consumare regolarmente uova, latte e derivati, pesce, carni, legumi, cavolfiori, avocado, banane, frutta e semi oleosi, cereali integrali e derivati, arachidi e foglie verdi, ricordando che la B12 è presente solo nei prodotti di origine animale.
Non dimentichiamo mai l’importanza di stare al sole per la produzione di vitamina D, quindi di mangiare pesce grasso, funghi, latte e formaggi, tuorlo d’uovo e di assumere quotidianamente magnesio, iodio, selenio, ferro e zinco, minerali essenziali per ritrovare il buonumore e migliorare l’attività cerebrale, soprattutto attraverso il magnesio, presente in cereali e derivati integrali, legumi, verdure verdi, cacao e cioccolato, avocado. Infine ricordiamo il ruolo indispensabile svolto dagli amminoacidi, che troviamo in carne, pesce, uova, latte e derivati, ma anche quelli vegetali come legumi, soia e derivati, frutta secca oleosa e semi. In particolare il triptofano, utile nella regolazione dell’umore e della stanchezza, perché favorisce la produzione di serotonina, l’ormone/neurotrasmettitore del benessere, si trova in frutta e semi oleosi, latte e formaggi, bresaola, legumi, pesce, carni bianche e uova. Il consiglio, in generale, è di consumare più cereali integrali, frutta secca, yogurt greco, salmone, avocado, crostacei, agrumi, banana.
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