Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, tornerà l’ora solare: gli italiani non la amano ed il motivo, anzi i motivi, sono piuttosto chiari
Nella notte tra sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre tornerà l’ora solare. Nel corso della notte (alle tre), le lancette dei nostri orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora. Dormiremo un’ora di più (almeno la prima notte), ma ci saranno delle variazioni significative: per quanto concerne i nostri ritmi e per il nostro organismo. Non sempre infatti il passaggio dall’ora legale a quella solare è accettato con serenità.
Anzi, secondo un recente sondaggio, circa il sessanta per cento degli italiani ha confermato di non gradirlo ed almeno una persona su due ha riferito di avere riscontrato (almeno nella prima fase), dei disturbi significativi. Ma cosa succede al nostro organismo quando viene istituita l’ora solare? Perchè ci troviamo di fronte ad una situazione difficile da gestire?
Con l’arrivo dell’autunno le temperature sono già cambiate: l’estate viene definitivamente accantonata e i vestiti più leggeri vengono messi in un angolo dell’armadio, pronti ad essere sostituiti da maglioni, giacche e abiti più pesanti. Già questo aspetto, generalmente, porta uno stato di sofferenza nella testa e nel cuore degli italiani, solitamente più avvezzi a considerare il periodo estivo con favore. Se a questo poi si aggiunge la difficoltà che almeno inizialmente percepiamo con l’avvento del cambio di orario, si spiega meglio il senso di frustrazione e di difficoltà nell’affrontare questo passaggio.
Con l’introduzione dell’ora solare (che durerà dalla notte tra il venticinque e il ventisei ottobre, fino a marzo), le giornate saranno più corte ed avremo quindi meno ore di luce. Solo chi inizia il suo turno di lavoro la mattina presto (uscendo di casa all’alba), riscontrerà dei piccoli vantaggi: ma anche in questo caso saranno poco significativi. Perchè già a partire dalle prossime settimane non si avrà più la sensazione di una giornata che inizierà prima: tra pochi giorni albeggerà sempre più tardi e le ore di luce saranno ancora più brevi.
E poi c’è anche un aspetto fisico, non indifferente: il nostro organismo segue un “orologio interno” di circa 24 ore, regolato da luce, buio, abitudini legate all’ora (pasti, sonno ecc.). Quando viene istituita l’ora solare, l’esposizione alla luce cambia in modo improvviso: il corpo è portato a produrre melatonina prima del solito, facendoci sentire stanchi o confusi. Nei primi giorni, dopo un volo verso un nuovo fuso orario, i ritmi circadiani sono ancora abituati all’ora del luogo di partenza, ciò che può influenzare l’umore, la capacità di concentrazione, le prestazioni fisiche e mentali.
Il nostro cervello quindi percepirà tutti questi segnali negativi, attribuendoli all’introduzione dell’ora solare:
Cambiare è quindi molto complicato e porta il nostro corpo ad affrontare problemi seri: ma la situazione non finirà con l’avvento dell’ora solare. Quando verrà istituita l’ora legale infatti (a marzo) il nostro fisico reagirà in modo ancora più forte: verremmo coinvolti in una sorta di jet leg che, secondo gli esperti, non sarà semplice da affrontare e da superare. Una specie di “sindrome da fuso orario” come quando si raggiunge un Paese con un fuso diverso da quello di partenza. Dopo mesi passati ad abituarci al cambio di orario, saremmo costretti a cambiare di nuovo prospettiva. Ma prima, bisognerà superare questo momento.
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