Il rinvio a giudizio nell’inchiesta Visibilia ha riacceso i fari sul ministro del Turismo. Il presidente del Consiglio ha preso una decisione
Il caso Daniela Santanchè continua a tenere banco in politica. Il premier Meloni aveva spostato qualsiasi decisione dopo la scelta della magistratura sul rinvio a giudizio. Questa è arrivata nei giorni scorsi con il via libera al processo per la vicenda Visibilia e la palla è passata immediatamente al premier. In molti si aspettavano le dimissioni da parte del ministro del Turismo per evitare qualsiasi tensione, ma queste non sono arrivate.
Anzi, secondo quanto riferito da La Stampa, non c’è stato alcun colloquio tra il premier e la Santanchè. Il presidente del Consiglio si aspettava un passo indietro del ministro subito dopo il rinvio a giudizio. Non c’è stato e quindi ha deciso di muoversi in modo autonomo e dettare una chiara strategia ai suoi uomini. E presto la decisione sarà ufficiale.
L’esperienza della Santanchè in questo esecutivo sembra essere ormai agli sgoccioli. Il mancato passo indietro del ministro non è piaciuto al premier, che ha deciso di muoversi in autonomia. Prima della sua partenza per Washington il presidente del Consiglio ha detto una data ben precisa al sottosegretario Fazzolari, il quale l’ha trasmessa ai parlamentari di FdI, entro la quale ci sarà l’addio dell’attuale titolare del dicastero del Turismo.
Dal 30 gennaio ogni giorno è utile per l’addio della Santanchè al governo. Non una data qualunque visto che il giorno prima la Cassazione si pronuncerà sulla competenza tra Milano e Roma. Se il fascicolo dovesse essere trasferito nella Capitale, il rinvio a giudizio sarebbe ritardato e magari anche la decisione del premier. Ma non è da escludere che, visto che l’esito sembra scontato, che il presidente del Consiglio vada avanti per la sua strada a prescindere da quale sia la decisione dei giudici.
Nessun contatto tra il premier e il ministro subito dopo il rinvio a giudizio. Una sorta di sfiducia che sarebbe legata principalmente al fatto che la Santanchè non ha deciso di fare un passo indietro. Un senso di voler rimanere attaccata alla poltrona a tutti i costi che non è mai piaciuto al presidente del Consiglio. Per questo motivo sembra praticamente impossibile una sua permanenza nel governo considerato anche il rinvio a giudizio per il caso Visibilia e la seconda inchiesta sulla truffa allo Stato.
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