Dopo un iter burocratico piuttosto lungo, il nome della Presidente del Consiglio potrebbe venire utilizzato nel distretto di Jimei, nella provincia del Fujian, per scopi completamente diversi da quelli politici
Mentre in Italia prosegue la contrapposizione politica sulla figura e sulle linee di governo adottate, in Europa la premier Giorgia Meloni continua a riscuotere consensi e pareri positivi per una leadership emersa sempre più prepotente soprattutto in questi ultimi mesi difficili soprattutto sul fronte internazionale. Apprezzamenti continuano ad arrivare oltre che dagli interlocutori politici di altri paesi, ma anche dai media stranieri con copertine dedicate sui più importanti magazine esteri.

Ma forse nemmeno la leader di Fratelli d’Italia si aspettava di diventare un brand di moda con tanto di marchio registrato e depositato. E’ accaduto qualche giorno fa in Cina, nel distretto di Jimei, dove una delle più note aziende locali ha ottenuto il definitivo via libera dal proprio governo per produrre e mettere in commercio, una linea di abbigliamento e scarpe che porta il nome della Premier, anche se leggermente diverso, ma chiaramente ispirato anche al modo di vestirsi della nostra Presidente del Consiglio.
La Premier ha ispirato una linea di moda
Negli ultimi anni, il mondo del commercio globale ha mostrato sempre più interesse nell’utilizzo di nomi e volti noti, personaggi popolari, utilizzati per attirare l’attenzione dei consumatori. Un fenomeno che all’inizio è passato per i cosiddetti vip, attori e attrici famosi, cantanti, per allargarsi al mondo dello sport con i campioni più osannati degli sport più popolari, fino ad arrivare addirittura ai personaggi politici.

Ed è esattamente quello che è accaduto in Cina, dove un azienda che opera nel campo della moda, ha pensato bene di chiedere l’autorizzazione all’ufficio brevetti di poter depositare e poi utilizzare il marchio “Giorge Meloni” per poter commercializzare una linea di abbigliamento per uomo, donna e bambino, ispirandosi piuttosto chiaramente, anche se il nome depositato risulta essere leggermente diverso, alla Presidente del Consiglio. La notizia riportata dall’agenzia Adnkronos arriva dal distretto di Jimei, nella provincia del Fujian, sulla costa meridionale proprio di fronte a Taiwan, a circa 2000 km da Pechino e abitata da quasi un milione di persone.
Il brand Meloni
“Giorgia Meloni, la femme forte de l’Europe”, come titolava soltanto la settimana scorso L’express, un popolare magazine francese che, oltre a mettere in copertina la premier ne decantava le capacità politiche, continua a riscuotere consensi internazionali soprattutto in questo momento così difficile e molto caldo per i rapporti internazionali tra i vari paesi in Europa e non solo. Ma sicuramente la Presidente del Consiglio non poteva certo immaginare di finire per essere l’ispirazione di un brand della moda come quello appena approvato in favore della Jiyun (Xiamen) Trading Co., Ltd, azienda specializzata in import-export.

Il brand, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda richiedente, sarà utilizzato nel campo dell’abbigliamento con utilizzo previsto, come sottolinea l’agenzia di stampa, per “scarpe; stivali; pantaloni; pantofole; scarpe da uomo; scarpe da donna; abbigliamento per bambini; scarpe per bambini. La registrazione del nome “Giorge Meloni” apre comunque un problema delicato in ambito giuridico e diplomatico. In Italia infatti, l’uso non autorizzato del nome di una figura pubblica può essere contestato, ma la tutela legale all’estero, in particolare in Cina, segue logiche differenti.