Da Trump al lavoro, al Premierato e alle carceri: Meloni dice tutto

Il Presidente del Consiglio rilascia una lunga intervista all’Adn Kronos dove spiega il ruolo dell’Italia e dell’Europa con gli Usa, più tante altre cose

Giorgia Meloni dice tutto. Torna a parlare la presidente del Consiglio e lo fa con una lunga e chiara intervista all‘Adn Kronos, e dice tutto affrontando ogni argomento senza avere filtri o timori di non dire determinate cose, magari su alcune situazioni, forse, esagera un po’ con i dati, vedi la situazione del lavoro o delle carceri, ma sul resto è abbasta lineare con il suo pensiero e su quello che sta facendo.

Meloni e Trump
Da Trump al lavoro, al Premierato e alle carceri: Meloni dice tutto (Ansa Foto) Cityrumors.it

Cerca di spiegare come sono realmente i rapporti con Donald Trump, sottolineando che l’Italia ma l’Europa in genere in quanto occidentali “siamo leali ma non subalterni”, mentre non ha nulla in contrario nei confronti di Ursula von der Leyen con la quale ribadisce Meloni “abbiamo ormai una collaborazione consolidata e un rapporto di stima” e con altri leader europei.

Su altri argomenti scottanti, come il lavoro, il Presidente del Consiglio spiega quali sono stati gli interventi che ha fatto il Governo sottolineando che il suo governo “ha aumentato il lavoro e ridotto il precariato”, che è vero, ma fino a un certo punto, anche perché, gli ultimi dati usciti, ribadiscono l’aumento del lavoro, ma nei dati ci sono inserite tante persone che hanno sì un contratto, ma che magari dura una settimana o un mese o poco di più, e non sono pochi.

Progressi nel lavoro

Ma quello che non si dice è che fanno numero e che ci sono tante aziende che non riescono a trovare lavoratori. La verità è che il mondo del lavoro è un tema complesso che, nonostante gli sforzi che stia facendo il governo attuale, non si risolve nel giro di due o tre anni, anche perché, c’è da dirlo, le responsabilità non sono certo solo di questo governo, ma anche di quelli che c’erano prima.

Le politiche che si stanno facendo sono senza dubbio diverse rispetto ai precedenti e ci vuole un po’ di tempo, anche perché è una specie di onda lunga, anche se nel tema del lavoro c’è pure la vicenda legata al salario e agli stipendi, con l’Italia che è decisamente in posizioni basse rispetto alla media europea. Anche qui i dati e i numeri sono incontrovertibili.

Giorgia Meloni
Progressi nel lavoro (Ansa Foto) Cityrumors.it

Ma Meloni sul lavoro è irremovibile: “Su questo argomento sono fiera che il governo abbia reperito, insieme all’Inail, ulteriori 650 milioni su questo tema, che sommati ai 600 milioni già previsti quest’anno, portano a oltre un miliardo e 250 milioni la dotazione disponibile. Ci confronteremo l’8 maggio con le parti sociali per discutere delle proposte del governo e ascoltare quelle che ci verranno sottoposte“.

Capitolo sui salari

L’argomento che tanto fa discutere in questi giorni, soprattutto per i dati europei che sono usciti e sono sulla bocca di tutti, è quello legato ai salari, sui quali Meloni sottolinea: “Il presidente della Repubblica ha giustamente ricordato che l’Italia si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, anche se dal 2024 si assiste ad una ripresa. Abbiamo molto terreno da recuperare, ma sono particolarmente fiera del fatto che questo governo sia riuscito ad imprimere un cambio di rotta”.

E riguardo alle classe meno privilegiate e più povere, la Premier non si affanna nel dire che il Governo ha lavorato “per sostenere i redditi più bassi, segnatamente quelli da lavoro. Lo abbiamo fatto con la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale, con i bonus bollette, con gli sgravi fiscali alle aziende che assumono donne, giovani, ex percettori di reddito e disoccupati di lungo corso“.

E sui dati dice quello che pensa: “dicono che dall’inizio del nostro governo abbiamo avuto un milione di nuovi posti di lavoro, in gran parte a tempo indeterminato e con un record per l’occupazione femminile. Abbiamo rinnovato molti contratti pubblici, non ultimi quelli della scuola e del comparto sicurezza e difesa e stiamo esercitando la nostra moral suasion per i contratti privati ancora bloccati. La strada è tracciata e continueremo in questa direzione, ma un gap pluridecennale non si risolve in due anni”. E su questo ha ragione.

Meloni su Trump: “Amici leali ma non subalterni”

Ed è altrettanto chiara sui rapporti con gli Usa e soprattutto con Donald Trump, incontrato il 17 aprile scorso dove si è parlato non solo della situazione delicata dei dazi ma anche della guerra in Ucraina: “Siamo determinati a far valere i nostri interessi, nel solco della tradizionale amicizia che ci lega agli Stati Uniti, con lealtà ma senza subalternità”.

Giorgia meloni
Meloni su Trump: “Amici leali ma non subalterni” (Ansa Foto) Cityrumors.it

L’affermazione del principio ‘America First’ non era solo uno slogan elettorale che i cittadini americani hanno premiato, ma un programma politico su cui per quattro anni hanno lavorato i principali think tank repubblicani. Quindi, in generale, non mi ha sorpreso”, ha spiegato Meloni che poi ha sottolineato che “soltanto gli ingenui si sorprendono quando in politica estera una nazione difende i propri interessi. Per di più, una tendenza più ‘self Made’, era già avviata con le precedenti amministrazioni, anche democratiche

C’è anche la novità che si sta ripristinando con la nuova amministrazione Usa, per stessa ammissione di Trump “di voler ripristinare il Columbus Day, una festa tanto cara alla comunità italoamericana, che negli ultimi anni ha subito un vergognoso attacco ideologico nel nome della cancel culture

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