La scuola si prepara ad una nuova rivoluzione. Il ministro Valditara ai microfoni di ‘Libero’ si sofferma su tutte le novità introdotte
Il nuovo anno scolastico si è ormai aperto e sono diverse le novità in programma. Il ministro Valditara in un’intervista ai microfoni di Libero le illustra tutte e ribadisce l’importanza di questa riforma per dare una visione diversa della scuola. L’obiettivo con le linee guida introdotte dal titolare dell’Istruzione è quello di riportare la persona al centro e, soprattutto, di dare una continuità didattica mancata importante per lo studente.
Le novità comunque non fermano un problema ormai presente da tempo: quello delle cattedre vacanti. Il rischio è quello di iniziare l’anno con l’assenza di professori, ma il ministro ha garantito che non ci saranno problemi. A questo punto è tutto pronto (c’è già chi lo ha fatto) per il ritorno sui banchi di scuola e non ci resta che aspettare le prossime settimane per capire se queste novità porteranno gli effetti sperati.
Sono diverse le novità introdotte dal ministro Valditara a partire dalle 33 ore che riguarderanno le educazioni. Un passaggio sicuramente importante per dare una certa formazione allo studente.
Tra le altre cose introdotte con queste nuove linee guida la possibilità da parte del genitore di dare un voto all’insegnante di sostegno. “In pratica – spiega il ministro – potranno chiedere di confermarlo qualora vi sia stata una didattica efficace a favore del figlio con disabilità“. Una scelta che fa parte di quella continuità didattica voluta fortemente da parte di Valditara per favorire il percorso di apprendimento da parte dello studente.
Presenti anche altre novità come l’introduzione dell’assicurazione per gli infortuni sia per i docenti che per gli studenti, un aumento medi di 160 euro al mese per i docenti, le attività di volontariato per lo studente bullo (che farà più scuola), ma sono in arrivo anche dei cambiamenti per quanto riguarda il voto in condotta e il giudizio alle elementari, che è chiamato a sostituire le valutazioni incomprensibili ai genitori e agli studenti. Insomma, una scuola assolutamente differente rispetto a quella a cui eravamo abituati a vedere.
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