Il presidente americano ha preso una decisione importante, ovvero bloccare gli invii di munizioni e mezzi militari, fino a quando gli ucraini non trattano con Putin.
Una decisione che rischia di scatenare l’inferno. O quanto meno di anticiparlo. Il presidente Usa Donald Trump ha preso la decisione che nessuno pensava potesse prendere, ovvero bloccare gli aiuti militari all’Ucraina. Non solo. In allegato è ancora più duro rispetto a quello che abbia mai fatto prima con Zelensky.
“Se continua così, vuole dire che è un uomo che non vuole la pace”, le parole a muso duro di Donald Trump nei confronti del presidente ucraino. In questo modo, il capo della Casa Bianca non fa che alzare ancora di più i toni dello scontro con Volodymyr Zelensky ma anche con la stessa Ucraina.
Non contento, in queste ore, il presidente Usa ha anche deciso che dal 2 aprile scatteranno i dazi fino al 25% per Canada e Messico e ha anche spiegato che lo farà sui prodotti agricoli, aggiungendo e rivolgendosi agli americani di prepararsi a produrre ancora più prodotti agricoli per l’interno. E questo non può che essere il preludio al fatto che toccherà anche all’Europa, quindi anche all’Italia, considerando che Trump da giorni va dicendo in giro che l’Europa “è nata per fottere l’America”.
Ma, dazi a parte, quello che sta sconvolgendo il mondo, soprattutto la parte europea, è la decisione arrivata al termine di una riunione alla Casa Bianca, dove c’erano il vice presidente JD Vance, il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, il segretario di Stato, Marco Rubio e il capo del Pentagono Pete Hegseth che insieme a Trump hanno dato il via libera al decreto che blocca l’invio di armi statunitensi con effetto immediato.
Un cosa che era nell’aria, ma sembrava più che altro una minaccia per far venire allo scoperto Zelensky, ma la minaccia si è trasformata in realtà . Ed è clamoroso perché l’invio di armi e munizioni era già stata autorizzata dal Congresso e pianificata dall’amministrazione Biden una decina di giorni prima dell’addio definitivo. E quello che fa pensare è che tanti container e tante navi erano pronte a salpare verso l’Ucraina, ma non partiranno più, almeno fino a nuovo ordine.
La decisione di Trump è un trauma per tutta l’Ucraina, anche perché gli aiuti degli Stati Uniti sono stati fondamentali in questi tre anni di guerra. Tutti, a cominciare dai generali ucraini, riconoscono che senza l’intervento di Washington i russi avrebbe spianato la resistenza dell’esercito di Zelensky.
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