L’eco di un allarme rimbomba a livello globale. Gli aerei difettati possono generare una catastrofe e stravolgere il turismo.
Più che un allarme in sé e per sé, una vera e propria denuncia che desta preoccupazione il mondo intero e sta generando un po’ di panico non solo negli Stati Uniti. È da lì che arriva un’inchiesta del New York Times, nata all’indomani delle rivelazioni di un ex ingegnere di una nota compagnia aerea.
Rivelazioni a quanto pare talmente credibili da far venire la pulce nell’orecchio alla Federal Aviation Administration, la più grande agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense responsabile della regolamentazione di tutto ciò che riguarda l’aviazione civile americana, comprese le acque internazionali circostanti.
Ebbene, la FAA ha aperto un’indagine su quanto asserito da quell’ingegnere che avrebbe aperto il vaso di pandora su presunti aerei difettati, utilizzati ma pericolosissimi in quanto potrebbero rompersi durante il volo dopo migliaia di viaggi.
Aerei difettati, il problema è a livello di montaggio e mette in grave pericolo la sicurezza
L’ingegnere risponde al nome di Sam Salehpour e ha dettagliato le sue accuse nelle interviste al New York Times e nei documenti inviati alla FAA. La conferma di questa agghiacciante possibilità è arrivata dalla Federal Aviation Administration, che ha confermato l’indagine in corso, senza però commentarla. Ma di che si tratta? Roba forte e accuse gravi.
Secondo Sam Salehpour, infatti, le sezioni del corpo del 787 Dreamliner dei Boeing Whistle-Blower vengo assemblate in maniera poco sicuro, con delle procedure che andrebbero a indebolire l’aereo nel tempo. Ciò comporterebbe una maggiore usura dell’aereo, accorciandone la durata di vita e rischiando un fallimento “catastrofico”, come sostenuto dagli avvocati di Salehpour.
“Ho letteralmente visto persone saltare sui pezzi dell’aereo per allinearli – dichiara Sam – non è così che costruisci un aeroplano”. L’ingegnere, con anni di esperienza alle spalle in Boeing, assicura che i problemi maggiori derivano dalla nuova tipologia di montaggio e nel modo in cui queste enormi sezioni vengono fissate l’una con l’altra.
I diversi pezzi della fusoliera, tutti diversi a livello di produzione non avrebbero stessa forma nel punto in cui si incastrano, da cui il grande pericolo in termini di sicurezza. Chiamata in causa in maniera così forte, la risposta di Boeing non si è fatta attendere: è stato ammesso che sono state apportate modifiche alla produzione, ma non ci sarebbe nessun impatto sulla durabilità o sulla longevità degli aerei, almeno secondo Paul Lewis.
Il portavoce di Boeing, inoltre, ha assicurato che sono stati effettuati test approfonditi sul Dreamliner. Che hanno manifestato l’assoluta validità di queste modifiche alla produzione che non mettono in discussione la sicurezza degli aerei.
