Sovraffollamento carceri, Bernardini: “Liberazione anticipata? C’è tanta speranza e..”

L’attivista radica, ex parlamentare e presidente di Nessuno tocchi Caino ha interrotto lo sciopero della fame ma c’è fermento parlamentare sulla legge per i detenuti

Una situazione sempre più d’emergenza e sempre più caotica. Il sovraffollamento delle carceri sta raggiungendo picchi impressionanti e più si va avanti, più la situazione non fa che degenerare. Ed è sempre più a ischio. Lo dice da tempo Rita Bernardini, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino ed ex parlamentare, ma anche il deputato e ideatore della legge sulla liberazione anticipata speciale Roberto Giacnetti e lo pensa anche il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Una cella carceraria
Sovraffollamento carceri, Bernardini: “Liberazione anticipata? C’è tanta speranza e..” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Proprio su iniziativa persona e pressante della seconda carica dello Stato si sta avviando un percorso parlamentare che potrebbe portare a breve delle novità importante e quasi inaspettate. “Ho interrotto lo sciopero della fame da un po’ e stiamo lavorando senza sosta a questa possibilità, vediamo che succede e vediamo come si muove il Parlamento, c’è tanta speranza e convinzione di fare una cosa giusta e per bene”, spiega Rita Bernardini.

L’attivista radicale non si dà pace, oltre ad aver fatto diverse volte lo sciopero della fame per far arrivare questa battaglia a tutti e tutte le volte è stata accompagnata e pregata di smettere dai suoi amici, ma anche dai tanti parlamentari che sanno bene che il tema è delicato e va seguito con la massima attenzione. “Non è un problema se viene cambiata un minimo e i firmatari sono diversi da me o Giachetti, quello non è un problema e non lo è mai stato, l’importante è che si faccia e si faccia in breve tempo, prima che inizino le vacanze del Parlamento…“, la preghiera di Rita Bermardini.

Entro agosto la liberazione anticipata speciale, sarà bipartisan e potrebbero usufruirne 10.000 detenuti

Per liberazione anticipata speciale s’intende per i detenuti che partecipano all’opera di rieducazione, c’è già previsto uno sconto di pena di 45 giorni ogni sei mesi espiati, Rita Bernardini spiega che la proposta è di allungarlo a 75 giorni, con un calcolo di retroattività dal 2020″. In mezzo a tanti discorsi si è inserito il presidente La Russa che preferirebbe arrivare a 60, ma come ha sempre detto e sostenuto Giachetti sarebbe “uno sconto di pena aggiuntivo e temporaneo”, che scatterebbe in questa fase di sovraffollamento eccessivo.

C’è già un coordinamento che è attivo al Senato e ci sono diversi deputati e senatori molto attivi sul tema e sull’iter che si sta portando avanti. C’è il via libera, in qualche modo del presidente Mattarella, ecco perché tanti hanno capito che è un tema sul quale non si può giocare o fare scherzetti di alcun genere.

 

Ed è su questo filone che il presidente La Russa sta portando avanti il discorso, tanto che entro agosto, questa iniziativa parlamentare potrebbe essere anche tramutata in un Dl urgentissimo, sul quale, ad esempio, la presidente Meloni non si metterebbe di traverso anzi, in qualche modo avallerebbe il percorso che si sta portando avanti in modo scrupoloso e dettagliato.

 

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