⁠Trasporta una bomba per un colpo in banca: l’ordigno esplode prima del previsto

Tragedia a Salonicco: una donna di 38 anni muore per l’esplosione di un ordigno che trasportava. La polizia indaga su possibili legami con l’estremismo

Salonicco, Grecia. Un botto devastante è costato la vita per una donna di 38 anni. La ragazza si portava in giro una bomba che, purtroppo per lei, le è esplosa tra le mani. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che l’obiettivo dell’ordigno fosse una banca nelle vicinanze, da “visitare” intorno alle cinque del mattino.

Bomba esplode
⁠Trasporta una bomba per un colpo in banca: l’ordigno esplode prima del previsto (Ansa Foto) – Cityrumors.it

L’esplosione ha lasciato il segno, danneggiando vetrine e auto nei dintorni. La polizia, che non ha ancora svelato l’identità della donna, ha fatto sapere che la defunta aveva già avuto problemi con la giustizia: precedenti per droga, prostituzione e qualche “lavoretto” di rapina e furto nel curriculum.

Ad indagare sulla vicenda c’è la divisione per la criminalità organizzata, mentre si cerca di capire se la donna avesse qualche contatto con l’ambiente dell’estrema sinistra. Il quadro, insomma, è piuttosto complesso.

La Grecia, terra di storia e, a quanto pare, anche di qualche esplosione non autorizzata, ha già visto episodi simili, tra attentati e regolamenti di conti tra bande. Il paese ha una lunga tradizione di violenza politica, con gruppi estremisti che si dilettano in attentati su piccola scala, di solito più dannosi per le vetrine che per le persone.

La Grecia e la lunga esperienza con gli attentati

Anche se i “veterani” del terrorismo degli anni ’80 e ’90, con i loro bersagli “di lusso” come politici e diplomatici, sono stati messi fuori gioco, una nuova generazione sta facendo capolino. L’anno scorso, ad Atene, un aspirante artificiere è saltato in aria nel suo appartamento mentre armeggiava con un ordigno.

Indagini in corso
La Grecia e la lunga esperienza con gli attentati (Ansa Foto) – Cityrumors.it

L’obiettivo ancora una volta era avvolto nel mistero. Questo episodio aveva spinto il Ministro della Protezione Civile a lanciare l’allarme su questa nuova ondata di estremismo “made in Greece”. Ad aprile, un gruppetto autodefinitosi “Lotta di Classe Rivoluzionaria” si è preso la briga di rivendicare un attentato vicino agli uffici di Hellenic Train e il piazzamento di un’altra bomba vicino al Ministero del Lavoro.

Decisamente un lungo calendario di “impegni”. L’attentato vicino alla ferrovia ha causato solo qualche danno all’edificio, fortunatamente senza feriti. Era stato preceduto da una telefonata anonima ai media, giusto per dare un po’ di “suspense”. Il gruppo ha poi spiegato che l’attentato era parte di una “lotta armata contro lo Stato”.

L’attentato alla Hellenic Train è arrivato poco dopo il secondo anniversario del disastro ferroviario più grave della Grecia, con 57 morti e decine di feriti. Un’immane tragedia che aveva messo in luce le gravi carenze del sistema ferroviario greco. E ora, invece di migliorare la sicurezza, c’è chi pensa di farsi sentire con le bombe.

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