Hai subito molestie o abusi dal mondo della Chiesa? Ora potrai essere risarcito. Il mondo cattolico ha stanziato una cifra record per il pagamento
La Chiesa Cattolica ha detto basta: dopo anni di studi, di accertamenti e di lotta al silenzio, è lo stesso mondo ecclesiale a scendere in campo e ad annunciare una decisione storica: le vittime certificate di abusi all’interno della Chiesa, verranno risarcite: con una somma importante.
Una svolta storica, che rompe il silenzio e l’omertà che spesso hanno accompagnato l’argomento. Nessuna voglia di mettere la sabbia sotto il tappeto, nessuna intenzione di nascondere una verità troppe volte uscita allo scoperto. Il mondo cristiano ha deciso di fare un importante passo in avanti nella lotta agli abusi e di assumersi le proprie responsabilità. Anche in termini economici. Il sostegno sarà finanziato dalle diocesi e dalle congregazioni religiosi.
Secondo i primi calcoli, la spesa totale potrebbe superare oltre due milioni e mezzo di euro. Ad annunciare la svolta è stata la Fondazione Dignity dopo l’incontro con le vittime di abusi sessuali nella Chiesa cattolica, che si è tenuto nei giorni scorsi a Bruxelles. Una giornata di incontro per le vittime di abusi sessuali, che ha avuto lo scopo di dare voce alle vittime, troppe volte accompagnate da silenzio e costrette a restare in disparte. Ma di che cifra stiamo parlando? Quanto sarà destinato ad ogni singola persona che ha dovuto subire degli abusi?
E’ stato annunciato che ogni vittima riconosciuta, riceverà un sostegno di 3.000 euro. Secondo la Dignity Foundation, ciò equivale a un totale di 1.591 vittime. “Questo sostegno mira a rendere l’assistenza psicoterapeutica più accessibile. Nel frattempo, è necessario stabilire un quadro giuridico definitivo per le vittime di abusi sessuali, sia all’interno che all’esterno della Chiesa”, afferma Jessika Soors, coordinatrice nazionale per la lotta contro gli abusi sessuali. Negli ultimi mesi, la fondazione ha lavorato in modo concreto per fornire ulteriore supporto all’assistenza psicoterapeutica alle persone che hanno subito violenze e soprusi. “Si tratta di una richiesta nata dalle vittime stesse. Ecco perché è stata una priorità e un tema chiave durante questo incontro. Il passato non può essere cancellato, ma questo ulteriore supporto è un passo urgente e necessario per un maggiore riconoscimento e una maggiore assistenza”, sottolinea Soors.
La Chiesa ha fatto degli importanti passi in avanti negli ultimi anni: Papa Francesco ha preferito far emergere certe verità e intervenire nei confronti delle persone che si erano macchiate di questi atti. L’ arcivescovo Luc Terlinden ha sottolineato che la Chiesa continua ad assumersi le proprie responsabilità. “Riconosce l’urgenza e la profonda sofferenza delle vittime di abusi sessuali all’interno della Chiesa. Questo sostegno è un nuovo segnale tangibile in un più ampio processo di recupero e assunzione di responsabilità”, ha affermato il prelato. Anche il Vaticano è sceso in campo con un documento pubblicato dalla Commissione pontificia, che ha presentato un vademecum con indicazioni per un “ascolto informato” e per il sostegno economico, psicologico e spirituale alle vittime. Nel documento la Commissione parla senza giri di parole di “gravi lacune da colmare” per adempiere ai propri doveri verso le vittime e i sopravvissuti.
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