Alcol, fumo e stress alle stelle: l’indagine sugli studenti regala dati inquietanti

L’indagine, condotta la scorsa primavera, ha raccolto le risposte di numerosi studenti provenienti da istituti professionali e università di ricerca. Il quadro è piuttosto chiaro

Ricordate i dossier realizzati durante il periodo post Covid e nel quale emergeva un dato eloquente relativo allo stato di ansia e alle difficoltà che vivevano i ragazzi? A distanza di quattro anni, la situazione non sembra essere cambiata in modo drastico: almeno per quanto concerne i ragazzi che studiano a scuola. Un recente dossier testimonia che, dalla pandemia in poi, lo stress, l’ansia i disturbi psichici sono rimasti costanti nella testa degli adolescenti.

Studenti a scuola
Alcol, fumo e stress alle stelle: l’indagine sugli studenti regala dati inquietanti – cityrumors.it

Un dato sul quale riflettere e che induce ad una valutazione profonda. I giovani presentano segni riconducibili a forti esaurimenti nervosi, ansia, stress e difficoltà nel relazionarsi in modo naturale con gli altri. Quali sono queste cause? Tutto è riconducibile alle difficoltà emerse dalla pandemia in poi? O i cambiamenti nelle abitudini, le difficoltà emerse dallo sviluppo dei social network e alcune variazioni sempre più attuali, hanno fatto emergere questi problemi?

Come stanno gli studenti e gli adolescenti? Le differenze con il post Covid

La situazione è chiara: gli studi confermano la presenza di un leggero miglioramento rispetto a quattro anni fa, ma nonostante tutto molti ragazzi continuano a vivere situazioni di estrema difficoltà. Questo il dato che emerge da uno studio del National Institute for Public Health and the Environment (RIVM) e del Trimbos Institute, che ha analizzato la salute mentale e l’uso di alcol e droghe tra gli studenti delle università e degli istituti di istruzione superiore europei

Studenti in classe
Come stanno gli studenti e gli adolescenti? Le differenze con il post Covid – cityrumors.it – Ansa Foto

Gli studenti intervistati hanno dato alla propria vita un punteggio medio di 6,8 su 10, in aumento rispetto al 6 registrato nel 2021. Circa l’83% degli studenti universitari e degli istituti professionali hanno però dichiarato di essersi sentito ansioso o depressi nelle quattro settimane precedenti. Più della metà, il 56%, ha però riferito di aver sperimentato una forma di “esaurimento emotivo”, mentre un quarto ha indicato episodi di stanchezza esistenziale, che il RIVM e il Trimbos Institute spiegano come possibile riflesso di “un senso di disperazione”. I ricercatori segnalano lievi miglioramenti nella maggior parte degli indicatori di salute mentale rispetto al 2021, quando l’indagine era stata realizzata nel pieno della pandemia di COVID-19. Secondo il RIVM e il Trimbos Institute, gli studenti oggi si sentono meno soli e percepiscono una minore pressione legata alle prestazioni.

L’uso di sostanze e alcol tra gli studenti dipende essenzialmente da una cosa

La quota di studenti degli  istituti professionali, dei Licei e delle Università che riportano livelli di stress alti o molto alti è scesa al 53% quest’anno, rispetto al 62% del 2021. Ma si tratta di un dato considerato estremamente alto. Soprattutto in relazione ad altri aspetti: ad esempio il consumo di alcol e droghe, che tra gli studenti è cresciuto in modo esponenziale ed è considerato “potenzialmente dannoso”. Nel frattempo, la percentuale di studenti che svapano quotidianamente o frequentemente è aumentata rispetto a quattro anni fa.

Alcol tra i ragazzi
L’uso di sostanze e alcol tra gli studenti dipende essenzialmente da una cosa – cityrumors.it – Unspalsh foto

Secondo i ricercatori, la salute mentale e l’uso di sostanze tra gli studenti sono influenzati non solo da caratteristiche individuali, ma anche dall’ambiente sociale, dal contesto educativo e dalle condizioni della società nel suo complesso. Gli studenti che vivono in case condivise mostrano, ad esempio, un consumo più elevato di alcol e un uso più frequente di droghe rispetto a chi vive con la famiglia. Pressioni economiche e carenza di alloggi disponibili contribuiscono inoltre allo stress di alcuni studenti.

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