Una rapina che ha tenuto sotto scacco un intero reparto di polizia che non sapeva cosa fare, ma adesso c’è una sorta di rivincita
Una rapina che ha lasciato di stucco il mondo intero. Nessuno è riuscito mai a capire cosa fosse capitato e cosa potesse essere mai successo in quei pochi minuti in uno dei posti più controllati al mondo. La polizia e un’intera nazione andò nel panico.

Un colpo di cui non si fa che parlare da settimane e se ne continuerà a parlare e discutere per anni. Il furto dei gioielli imperiali al Louvre è stato incredibile, ma non tanto nella dinamica e strategia della rapina, non certo sofisticata, quanto per quello che è stato rubato, l’enorme valore che avevano i preziosi sottratti.
La polizia francese si è messa sotto e alla fine, uno per uno, è riuscita prima a stanarli e poi a prenderli. E da poco tempo si è riusciti a prendere l’ultimo ladro che faceva parte della banda criminale che tutto il mondo ha conosciuto e che ha messo in ginocchio una nazione come la Francia che per giorni ha pagato a caro prezzo quel che era stato rubato. L’ultima corsa dell’ultimo componente della banda è terminata a Laval, a circa trecento chilometri da Parigi. Si è brindato per aver preso l’ultimo membro di un commando che poi tanto commando non sembra essersi dimostrato.
Tutti i ladri presi, ora la Francia vuole i gioielli
Tutti contenti e soddisfatti anche se fino a un certo punto. Già perché i gioielli non si sono ancora visti e la sensazione forte è che queste persone, che poco hanno a che fare con i furti all’Arsenio Lupin, abbiano lavorato per altri o quanto meno per una vasta banda criminale che ha già diffuso l’oro e messo in giro per il mondo.
Qualcuno ipotizza che ci possa essere dietro qualche collezionista incallito che pur di avere quei gioielli sia stato pronto a tutto, ma la polizia, ora che ha preso l’ultimo ladro spera di riuscire a fare qualcosa di nuovo e veloce per mettersi sulle tracce dei gioielli imperiali. L’ultimo ladro è un uomo di 39 anni, originario di Aubervilliers, banlieue nord di Parigi e al momento si trova in stato di fermo a Parigi con le accuse di furto in banda organizzata e associazione a delinquere. E con lui altre persone che sono state fermate e che si sospetta sappiano qualcosa dei gioielli.

Il commando che il 20 ottobre hanno fatto il colpo al Louvre era composto da quattro persone ed era riuscito a fermare un camion elevatore ai piedi del museo. Un colpo che fece sensazione con uomini travestiti da operai che sono riusciti a prendere i gioielli della Corona di Francia in pochissimi minuti e a farla franca, almeno fino ad oggi.
Ora tutta la Francia rivuole i gioielli e pare che qualcuno di loro possa sapere qualcosa, tanto che sembra che possano ancora essere integri e non fusi. Ma è solo una speranza non una certezza. La banda al completo è all’interno della prigione e qualcuno, si dice, a breve potrebbe parlare e raccontare tutto.





