Chi+%C3%A8+Fumettibrutti%3A+l%E2%80%99autrice+insultata+alla+fermata+del+bus+a+Bologna+perch%C3%A9%C2%A0%C3%A8%C2%A0un%C2%A0trans
cityrumorsit
/cronaca/chi-e-fumettibrutti-lautrice-insultata-alla-fermata-del-bus-a-bologna-perche-e-un-trans.html/amp/
Cronaca

Chi è Fumettibrutti: l’autrice insultata alla fermata del bus a Bologna perché è un trans

Ha un seguito notevole sui social e proprio lì si è sfogata, raccontando l’attacco subito alla fermata del bus. Chi è Fumettibrutti

Pseudonimo di Josephine Yole Signorelli, Fumettibrutti è una fumettista italiana molto apprezzata per il suo lavoro e per la sua arte, che condivide soprattutto sui social network dove vanta un grande seguito. Nelle ultime ore, però, il suo nome è al centro delle cronache a causa di un fatto che l’ha vista triste protagonista: alla fermata di un bus a Bologna, infatti, è stata insultata poiché transessuale.

Insultata alla fermata del bus perché trans: chi è Fumettibrutti (cityrumors.it / Foto da Facebook)

A raccontare quanto subito è stata proprio lei che, in un video pubblicato sui propri canali social, ha spiegato gli attimi di vergogna e di paura vissuti. Era al telefono con il suo compagno mentre aspettava il pullman che l’avrebbe riportata a casa quando un uomo l’ha squadrata, poi guardata dritta negli occhi ed infine insultata: “Che schifo”, avrebbe detto. Ecco cos’è successo e quali sono state le reazioni.

La denuncia online

Catanese d’origine, Josephine Yole Signorelli vive e studia a Bologna e qui si sente a casa. Proprio nella sua città adottiva, però, ha subito un’aggressione che l’ha lasciata senza parole, soprattutto per la mancanza di sostegno da parte delle altre persone che, di fianco a lei, stavano aspettando l’autobus ed hanno assistito alla scena d’odio. “Mi fa arrabbiare che nessuno abbia detto o fatto niente ha detto senza mezzi termini, raccontando quando ha subito.

Insultata alla fermata del bus perché trans: chi è Fumettibrutti (cityrumors.it / Foto da Facebook)

Gli ho urlato ma come ti permetti, che cosa vuoi? Lui non se l’aspettava che rispondessi, mi ha guardato ancora male e mi ha detto: perché mi stavi guardando. Gli ho detto di no. Penso che ho avuto la forza di rispondere, e che un sacco di persone invece non riescono a farlo. Mi sono allontanata e sono andata in un’altra fermata ad aspettare, mi sono fatta il mio pianto. Non mi succedeva da un sacco di tempo“, ha raccontato Fumettibrutti.

Chi è Fumettibrutti

Nata a Catania il 10 dicembre 1991, Josephine Yole è una donna trans nota per i suoi lavori artistici. Dopo il diploma in grafica all’Istituto Statale d’Arte, nel 2010, ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania e, dopo averlo concluso, si è spostata a Bologna per il corso di Linguaggi del Fumetto all’Accademia felsinea, che ha completato nel 2019.

Diventata famosa sul web soprattutto per i suoi lavori, qui è stata poi contattata dalla Feltrinelli per la pubblicazione autoriale nella collana Feltrinelli Comics, inaugurata nel 2018. Sono diverse, però, le sue opere: nel 2018 ha pubblicato Romanzo esplicito, seguito nel 2019 da P. La mia adolescenza trans e, l’anno seguente, da Anestesia. Nel 2021, quindi, è uscita CenerentolA, nel 2022 Ogni giovedì una striscia, nel 2023 La separazione dal maschio e, infine, nel 2024 l’ultima opera Tutte le mie cose belle sono rifatte. Tutti sono stati pubblicati da Feltrinelli Comics.

Le reazioni, offline e online

Se da un lato nessuno è intervenuto in sua difesa nel momento in cui, nel mondo reale, l’uomo l’ha insultata per essere una donna transessuale, online invece Josephine Yole Signorelli ha trovato grande appoggio e sostegno. Il suo video ha ricevuto 30mila interazioni e più di 2mila commenti, che non derivano probabilmente solo dai suoi fan più accaniti ma anche da utenti che, pur non conoscendola e non seguendola come artista e fumettista, hanno empatizzato con lei.

La vicenda, quindi, ha di nuovo scosso le coscienze soprattutto sul tema dell’accettazione dell’altro e dell’intervento quando si assiste ad un’ingiustizia: se online si è tutti bravi a mostrare vicinanza e compassione, dal vivo invece tutto risulta più raro e difficile.

Giulia Belotti

Recent Posts

Rinchiusi tra i rifiuti per 4 anni: l’incubo di tre bambini nella “casa degli orrori”

A Oviedo la "casa degli orrori": due genitori tedeschi rinchiudono i figli per quattro anni…

3 ore ago

La mamma lancia la figlia di pochi mesi dal balcone: tragedia in Sicilia

Terribile tragedia nella città metropolitana di Catania, dove una bambina di sette mesi è morta…

13 ore ago

Caso Alemanno, Giachetti: “E’ arrivato il momento che torni libero…”

Il deputato di Italia Viva, insieme ad altri senatori, politici e giornalisti è tra i…

15 ore ago

Ponte 1° maggio, il meteorologo in esclusiva: “Anticipo di estate, ma…”

Ultimo ponte lungo di questo periodo per gli italiani. Mattia Gussoni in esclusiva ai nostri…

19 ore ago

Neuroscienza, dimenticare la paura: il cervello lo decide grazie alla dopamina

Uno studio neuroscientifico identifica un circuito dopaminergico che permette al cervello di cancellare la paura.…

22 ore ago

Muore a 115 anni la donna più anziana del Giappone (ma non del pianeta)

Il Giappone piange la sua "vecchietta" numero uno: è morta a 115 anni. Un'era geologica…

1 giorno ago