Conto dell’Imu: centri sportivi in rivolta

Stangata IMU per i centri sportivi romani: proteste in tutta la Capitale e pressing sul Campidoglio per fermare la tassazione.

Ben settantuno società dilettantistiche si sono viste recapitare dal Campidoglio una comunicazione che recitava “avvio del contraddittorio per il pagamento dell’Imu”. Non sono cartelle esattoriali, ma qualcosa di molto vicino al fine di ottenere un dato importo economico.

Richiesta pagamento Imu
Centri sportivi della capitale in fermento

Una delle società, tra tutte, è l’Ostia mare di Daniele De Rossi. Tra le altre, la Spes Montesacro, con la richiesta del dovuto di 100 mila euro e altre ancora. Comprese anche alcune Federazioni in questo elenco, come per esempio, la Federnuoto con presidente Barelli.

Imu richiesto ai centri sportivi: la risposta del Comune di Roma

Il Comune ha risposto ufficialmente confermando che l’IMU è da considerarsi dovuta anche per i centri sportivi concessi in gestione a terzi, indipendentemente dalla natura dell’attività svolta al loro interno. Tale posizione si fonda sull’interpretazione delle norme attualmente in vigore, secondo cui la concessione d’uso, anche a titolo gratuito, non esenta automaticamente dall’imposizione dell’imposta municipale.

Tuttavia, l’Amministrazione ha anche chiarito che l’esenzione dall’IMU può essere concessa a determinate condizioni, previo l’invio di una specifica richiesta corredata da documentazione dettagliata. Tra i documenti richiesti rientrano l’atto di concessione, l’eventuale statuto dell’ente gestore e una relazione sull’attività svolta, con particolare riferimento alla sussistenza dei requisiti per il riconoscimento del carattere non commerciale dell’uso. In sostanza, l’esenzione non è automatica, ma subordinata alla verifica puntuale di presupposti oggettivi e soggettivi da parte dell’ente locale.

La Federnuoto del capogruppo Barelli
Anche la Federnuoto ha ricevuto la richiesta Cityrumors.it foto Ansa

Tecnicismi messi “in cantiere”, ci sono poi le tempistiche da gestire. Ai concessionari 60 giorni per l’adempimento. Intanto, il settore dilettantistico del Comune di Roma è in fermento. Addirittura, c’è chi minaccia di riportare le chiavi dei centri proprio agli stessi organi comunali.

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