Delitto Garlasco, Bruzzone: “Venditti? Tutto strano, anche che sia l’unico indagato…”

La nota criminologa torna a parlare dopo un lungo periodo ma non nasconde le sue perplessità anche sulla validità del Dna del 2014

Devo ammettere che tutta questa storia legata all’ex Pm di Pavia Venditti mi sembra tutta così strana e particolare, ma vediamo quello che succede, ma di perplessità ce ne sono tante, ma è un mio parere, non sto dando notizie o altro, mi sembra tutto molto strano“. A parlare in questo modo è la nota criminologa Roberta Bruzzone che a Cityrumors.it cerca di dare la sua versione ed esprimere la propria idea su quanto sta avvenendo anche grazie alla sua esperienza che è tanta, se non altro è una delle professioniste più cercate e stimate nell’ambiente.

Roberta Bruzzone mentre è ospite in uno trasmissione Rai
Delitto Garlasco, Bruzzone: “Venditti? Tutto strano, anche che sia l’unico indagato…” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un punto di vista personale e anche abbastanza netto, d’altronde Roberta Bruzzone non è proprio una persona che si nasconde o che parla per interposta persona anzi, quando ha una sua opinione, la porta avanti senza aver timore di dare il proprio parere anche se è scomodo.

Quello che non riesco a capire di questa situazione è che Venditti sia, allo stato attuale, l’unico indagato di questa vicenda. Insomma, lui è il corrotto, ma l’eventuale corruzione non si fa da sola, i corruttori ci sono? E se si perché non sono indagati…? E’ anche questo che mi lascia dei dubbi su questa storia“, il parere della Bruzzone.

Alle 9 del mattino già giravano gli stralci

Una notizia che ha fatto il giro dell’ambiente giudiziario e non solo, tanto che la stessa Bruzzone racconta un particolare che, per gli esperti del settore criminologo e anche giornalistico, fa parecchio pensare: “E’ stata data molto presto questa notizie dell’indagine su Venditti, ero sveglia già intorno alle sei del mattino che doveva andare da una parte e alle sette già circolava questa notizia, su un blitz che era stato fatto poco prima….”

“Ma non è tanto questo – ha aggiunto la criminologa – che mi ha fatto riflettere e anche un po’ paura, visto che dopo neanche un’ora, un’ora e mezzo sul web circolavano già gli stralci della perquisizione e questo sinceramente fa pensare e mette anche timore, dove dovrebbe essersi massima riservatezza, soprattutto su una storia del genere…“.

“Accuse gravi su Venditti. Ma la notizia vera è…”

La criminologa non vuole fare congetture strane o avventurarsi in qualcosa di diverso che non si raffronti con quello che si sta vedendo, ma le sue riflessioni fanno pensare anche perché sembra quasi ci sia la corsa sempre e comunque a qualcosa che faccia rumore per tenere su il caso di Garlasco, anche perché tutte queste cose con le indagini nella ricerca di fare chiarezza sul delitto c’entrano poco o nulla. “Su Venditti c’erano già rumors poco lusinghieri all’epoca ma lasciano anche il tempo che trovano, per quel che riguarda i famosi pizzini, mi sembra strano anche quello che si lascino in giro determinate cose così delicate e che portano a quello per cui c’è tutta questa inchiesta“. Ma non è tutto.

La Bruzzone va oltre e sottolinea un aspetto che in pochi hanno evidenziato: “Ricordo bene, ma per averlo con certezza, ho fatto delle ricerche e già nel 2017, quindi prima del movimento di denaro di cui si sta parlando, si parlava apertamente e chiaramente di archiviazione per Andrea Sempio, vediamo quello che esce fuori anche perché sono accuse gravi che se comprovate potrebbero portare a 12 anni di reclusione, è una pena che quasi vale un omicidio, quindi è un atto e sono delle accuse gravi”.

Chiara Poggi, Andrea Sempio e l'ex Pm di Pavia Venditti, una storia giudiziaria strana
“Accuse gravi su Venditti. Ma la notizia vera è…” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Infine la criminologa torna sulle indagini vere e proprie e approfondisce la notizia che, quasi, è passata sotto silenzio, ovvero del Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi che non era stato ritenuto idoneo per fare delle comparazione e invece dagli esperti “della procura è stato detto che quei tracciati possono essere comparati“, dice la Bruzzone che poi va avanti: “Anche qui staremo a vedere, anche se all’epoca i professionisti che fecero queste analisi e controlli dissero l’esatto contrario e non è che si sta parlando di nuovo macchinari o altro, quelli sono tracciati, così erano nel 2014, così sono adesso uguali nel 2025, solo che adesso possono essere comparati col Dna di Sempio o di altri….

 

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