Non si tratta di una persona qualunque, ma di Andrea Cavallari condannato a 11 anni per la strage di Corinaldo dove morirono sei persone
Si laurea e scappa. Era un detenuto, non uno qualunque, ma Andrea Cavallari, ovvero uno di quelli che si rese protagonista della strage della discoteca di Corinaldo nel 2018 dove morirono 6 persone e ne rimasero ferite oltre una cinquantina. Questo ragazzo aveva avuto un permesso speciale da parte del magistrato per uscire dal carcere e sostenere la discussione della tesi di laurea, ma non è più tornato.

Andrea Cavallari tre anni fa aveva cominciato a frequentare Giurisprudenza a Unibo, iscrivendosi al corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche con specializzazione in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Il giorno della discussione ha fatto tutto con successo, poi però è sparito ed era insieme alla fidanzata e alla sua famiglia.
Da quel giorno, giovedì 3 luglio, è ancora latitante e si tratta di uno dei componenti della “banda dello spray”, un gruppo di ragazzini che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 provocò il panico a Corinaldo, in provincia di Ancona, causando la morte di cinque ragazzi minorenni e di una mamma di 39 anni all’interno della discoteca Lanterna Azzurra. Dopo un processo ci fu la sentenza per queste persone e Cavallari ricevette una condanna di 11 anni e 10 mesi da scontare nel carcere di Bologna
Polizia e Carabinieri sono sulle sue tracce: si cerca il dialogo con la famiglia per farlo tornare in carcere
Il giovane è andato a fare l’esame senza la scorta della polizia penitenziaria, ed era accompagnato dai propri familiari, ma una volta sostenuto l’esame e la discussione della tesi, col passare delle ore però non è più rientrato nella struttura carceraria che lo stava aspettando e così ha trasgredito a quanto aveva disposto l’autorità giudiziaria nei suoi confronti, diventando a tutti gli effetti un latitante.
Ora le forze dell’ordine lo stanno cercando in tutte le direzioni, non è escluso che vengano messe sotto intercettazioni i dispositivi della famiglia per capire se ci fosse premeditazione o è stato fatto tutto all’ultimo minuto.

Andrea Cavallari era stato arrestato ad agosto 2019 dai carabinieri del nucleo investigativo di Ancona insieme ad altri sei membri della banda criminale di cui faceva parte. Ora si cerca il dialogo con la famiglia per cercare di trovare la soluzione più idonea e logica per farlo rientrare, ma se proseguirà a non essere rintracciato si aggraverà la sua condizione.