Giovani e sesso crescono le infezioni: “Aumento del 500% di casi in una Regione”

L’approccio dei giovani al sesso è cambiato rispetto al passato e le conseguenze sono chiare: “Oltre il 500% in più di infezioni in una Regione italiana”

Le malattie e le infezioni sessuali sono in continuo aumento in Italia: gli ultimi dati evidenziati dagli esperti parlano chiaro: sono i più giovani ad avere manifestato le problematiche maggiori. Una situazione che porta ad una serie di riflessioni e che mette il mondo sanitario di fronte ad un bivio.

Sesso tra giovani
Giovani e sesso crescono le infezioni: “Aumento del 500% di casi in una Regione” – cityrumors.it – Pixabay foto

Rispetto al passato, la situazione è cambiata. L‘approccio dei giovani (tra i quindici e i diciotto anni) al sesso è completamente diverso. Ma una maggiore libertà e una confidenza più forte, ha portato inevitabilmente ad una serie di problematiche, emerse con maggior forza rispetto ai decenni precedenti.

E’ cambiato l’approccio al sesso tra i più giovani: “Ma non tutti sanno come comportarsi”

Il problema delle malattie sessualmente trasmettibili, è stato affrontato con un focus preciso dall’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’, che ha lanciato un vero e proprio allarme, riferito ai più giovani: nel corso di una due giorni interamente dedicata al tema (e che ha portato alla visione di film, documentari, al coinvolgimento di medici e pazienti, con numerose testimonianze) sono stati snocciolati dei numeri, che non possono lasciare indifferenti. Il numero di giovani che manifestano problemi di salute attribuibili ad una vita sessuale poco controllata, sono in costante aumento.

Una coppia di giovani
E’ cambiato l’approccio al sesso tra i più giovani: “Ma non tutti sanno come comportarsi” – cityrumors.it – Pixabay Foto

I responsabili dello Spallanzani hanno confermato che le infezioni sessualmente trasmettibili hanno fatto registrare degli aumenti considerevoli e rappresentano un chiaro problema di sanità pubblica.  “I ragazzi – spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell’Ambulatorio Counseling Test e Profilassi Hiv e Ist – oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un’adeguata educazione sessuale. Molti non conoscono le infezioni sessualmente trasmissibili, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa”. Gli esperti puntano l’indice sulla poca conoscenza e sulla scuola, poco propensa ad aiutare nella comprensione.

Oltre il 500% di casi in più nel Lazio

Tra le Regioni che hanno evidenziato i numeri più alti, c’è il Lazio, che nel 2023 ha fatto registrare oltre il 10% di nuove diagnosi di HIV tra i giovani che non hanno ancora compiuto venticinque anni di età. Un numero piuttosto chiaro, che conferma la grande necessità di compiere prontamente interventi di prevenzione tra gli under 25: “E’ quello che stiamo provando a fare – ha ribadito Mazzotta – ed in generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni”. Secondo la struttura sanitaria, la situazione nell’ultimo periodo non è cambiata: nei primi sei mesi del 2025 sono state registrate 82 nuove diagnosi su oltre tremila test HIV effettuati.  Un dato in aumento rispetto al 2024 quando i test erano stati 1.379 con 22 positivi (1,6% dei soggetti testati).

Medici in azione
Oltre il 500% di casi in più nel Lazio  – cityrumors.it –

Tra le malattie infettive più diffuse, oltre all’HIV, sono state riscontrate anche sifilide e gonorrea. Anche in questo caso la crescita nel Lazio è stata esponenziale: oltre il 500% dei giovani è risultato positivo. “Ma i dati – precisa Mazzotta – vanno contestualizzati. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell’incremento è legata all’aumento delle persone che usano la PrEP”, profilassi pre-esposizone, “e che si sottopongono a controlli regolari”.

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