Harvard svela il vero segreto per diventare virali online e la strategia da dover seguire per raggiungere il successo digitale.
Un team di ricercatori della famosa Harvard ha decifrato il vero e unico codice della viralità sui social media. Il loro studio, pubblicato su Nature Human Behaviour, ha individuato

che promette di trasformare qualsiasi contenuto in un fenomeno virale.
Non si tratta solo di fortuna o di algoritmi misteriosi, ma di una strategia scientifica basata su emozioni, struttura e tempismo.
Harvard: Il metodo SPREAD spiegato e Implicazioni e rischi della viralità scientifica
SPREAD è l’acronimo di sei fattori chiave: Simplicity, Personal relevance, Resonance, Emotion, Attention, and Delivery. Secondo gli studiosi, un contenuto ha maggiori probabilità di diffondersi se è semplice da comprendere, rilevante per chi lo riceve, capace di risuonare con valori condivisi, emotivamente coinvolgente, in grado di catturare l’attenzione e distribuito nel momento giusto. L’analisi ha coinvolto oltre 100.000 post su diverse piattaforme, dimostrando che i contenuti che rispettano almeno quattro di questi criteri hanno una probabilità di viralità fino a 12 volte superiore rispetto agli altri.

Se da un lato SPREAD offre una guida preziosa per marketer, influencer e creatori digitali, dall’altro solleva interrogativi etici. La possibilità di “ingegnerizzare” la viralità potrebbe essere sfruttata per manipolare opinioni, diffondere disinformazione o creare dipendenza da contenuti. I ricercatori stessi avvertono: la viralità non deve diventare un fine in sé, ma uno strumento consapevole. In un’epoca in cui l’attenzione è la valuta più preziosa, sapere come catturarla è potere—ma anche responsabilità.