Il 76% degli italiani ha paura a camminare per strada. Rapine, abusi e scippi in crescita. Crimini in aumento
Il 76% degli italiani ha paura a camminare per strada. Rapine, abusi e scippi in crescita. Il 47% dei crimini a Bologna è commesso da stranieri. Cresce il numero di cittadini che si armano per difendersi.

L’Italia ha paura. Non è solo una percezione: lo confermano i numeri. Secondo l’ultimo studio del Censis, quasi 8 italiani su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando camminano per strada. Una società che si scopre vulnerabile, segnata da un incremento dei reati violenti e da una crescente inquietudine verso il fenomeno migratorio, percepito – a torto o a ragione – come una minaccia sempre più tangibile.
Crimini in aumento: Il rapporto Censis, ecco i dati
Secondo il Censis, il 38% degli italiani ha rinunciato a uscire di casa in alcune circostanze, per paura di essere aggredito o derubato. E i dati danno corpo a queste paure: rapine in strada aumentate del 24,1%, scippi +7,9%, borseggi +2,6%, violenze sessuali denunciate cresciute del 34,9% rispetto al 2019. È un’Italia che si chiude, che si blinda. E non a caso, secondo le rilevazioni, sono quasi 5 milioni i cittadini che si sono già armati o hanno attivato servizi di vigilanza privata.
Il focus su Bologna, tra le città simbolo della “sicurezza percepita”, parla chiaro. il 47% dei crimini è attribuito a stranieri. Un dato che alimenta tensioni e polarizzazioni, ma che allo stesso tempo chiama le istituzioni a una riflessione seria: cosa si sta facendo per garantire la sicurezza reale dei cittadini?

Il report del Censis è una fotografia spietata di un Paese che scivola lentamente in una spirale di sfiducia: nelle istituzioni, nella convivenza sociale, nel proprio diritto a vivere serenamente gli spazi pubblici.
Forse è tempo di cambiare paradigma. Di investire non solo in sicurezza “percepita”, ma in presenza reale sul territorio, in programmi di integrazione seri, e soprattutto in una comunicazione trasparente e incisiva, che non lasci spazio a narrazioni ambigue o strumentali.
Perché quando la paura diventa sistemica, non è solo un problema di ordine pubblico: è un segnale di crisi democratica.