Nel corso degli ultimi cinque anni nel nostro Paese, si è abbassato in modo netto. il numero dei decessi di due tumori: tra i più diffusi e aggressivi. Ecco i dati che hanno fatto esultare i medici oncologici
Due buone notizie arrivano dal mondo della medicina. Ed in particolare nella lotta al cancro. L’Italia ha fatto registrare degli ottimi numeri nel 2024, in relazione alla sopravvivenza e alla qualità della vita. Nonostante ogni anno il numero dei malati oncologici continua a crescere e ad essere costante, ci sono ottime notizie: in particolare su due dei tumori più diffusi e aggressivi. Che nel nostro Paese vengono trattati con attenzione e particolare cura: tanto da aver fatto registrare dei numeri più che incoraggianti.
Il tema è stato trattato nella conferenza stampa ufficiale effettuata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (l’Aiom) al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo), a Berlino. In quella sede sono stati evidenziati alcuni dati relativi alle cure e ai risultati ottenuti nel corso dell’ultimo quinquennio. I dati italiani sono sotto gli occhi di tutti ed hanno portato gli esperti a guardare al prossimo futuro con maggiore ottimismo.
Secondo quanto emerso, i pazienti italiani che combattono contro i tumori, vivono di più rispetto alla media generale europea. I dati si riferiscono ai risultati ottenuti tra il 2020 e il 2025: nel nostro Paese è stata stimata una diminuzione netta dei tassi di mortalità. Il numero è sceso del 14,5 per cento negli uomini e del cinque per cento nelle donne. Come detto, i numeri sono decisamente positivi. Basti pensare che nel resto dei paesi che fanno parte del continente europeo, la flessione è stata molto più moderata: meno 3,5 per cento negli uomini e meno 1,5 per cento nelle donne. L’Italia spicca anche nel confronto diretto con le singole nazioni che hanno fatto registrare dati in diminuzione: la Francia ad esempio ha raggiunto il 10,4 per cento di diminuzioni delle morti degli uomini e il 2,8 per cento nelle donne. La Germania -9,5 per cento e – 8,1 per cento e la Spagna il meno 7,7 per cento negli uomini e un meno 1,8 per cento nelle donne.
Un calo decisamente incoraggiante, soprattutto se rapportato al numero (purtroppo sempre costante) delle persone alle quali ogni anno viene confermata la diagnosi tumorale. Solo nel 2024, in Italia sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Questi dati, rileva Aiom, “evidenziano l’alta qualità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, ma per poter continuare a garantire le cure migliori a tutti, sono necessarie più risorse da destinare all’oncologia”. Il numero sempre più basso di decessi è decisamente un dato positivo, che ha portato i medici ad esultare. Soprattutto in considerazione della riduzione drastica delle morti per due particolari tipi di tumori. Generalmente molto aggressivi e che negli ultimi anni si erano presentati con maggiore frequenza.
Stiamo parlando del tumore ai polmoni e di quello allo stomaco. Nel primo caso, la riduzione delle morti ha toccato un incoraggiante meno 24,4 per cento. Dato molto simile a quello relativo al tumore allo stomaco, che ha visto una riduzione delle morti del 24,3 per cento. Soprattutto la lotta al tumore ai polmoni, ha visto scendere in campo gli esperti, che continuano a battere sul tema della prevenzione e delle abitudini. Secondo Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom, “il 40% dei casi di tumore può essere evitato seguendo stili di vita sani. L’Italia, ad esempio, fa registrare un tasso di fumatori ancora elevato, pari al 24% degli adulti, anche se in calo rispetto al 30% del 2008. È stato stimato che, se gli obiettivi di riduzione del numero di tabagisti fossero raggiunti, potrebbero essere evitati quasi due milioni di nuovi casi di tumore in Europa entro il 2050″.
Nel corso della conferenza si è parlato a lungo della prevenzione: una delle aree di interesse dell’ Europe’s Beating Cancer Plan, il Piano europeo per la lotta al cancro, è costituita proprio dalla prevenzione. Considerata fondamentale per evitare il sempre più crescente numero di diagnosi tumorali. “Per creare una generazione ‘libera dal tabacco’ – conclude Cinieri – l’obiettivo è, entro il 2040, far scendere al di sotto del 5% la percentuale di europei che ne fanno uso”.
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