L’aumento delle bollette ormai è stato annunciato quindi resta solo da comprendere quando arriverà e cosa comporta.
Un momento non facile per le famiglie italiane che devono fare i conti con prezzi lievitati dopo mesi già molto difficili. Il restringimento dei bonus in bolletta, la fine della tutela del mercato e l’aumento generalizzato dei costi, senza contare tutti i plus derivanti proprio dalle accise.
Se il 2023 ha portato ad aumenti praticamente per qualunque cosa e non solo per le bollette, il 2024 non inizierà molto meglio poiché la fine del mercato tutelato segna anche l’avvento di aumenti generalizzati che si faranno sentire sin dal primo pagamento.
Il prezzo calmierato dal governo, la libertà per le società di porre le loro tariffe e anche le accise che graveranno ulteriormente sui costi non è certo una questione eccellente dal punto di vista finanziario. Uno dei temi caldi del momento poiché si teme il peggio, soprattutto per luce e gas. Che sono anche gli elementi più sensibili ai rincari. Il 10 gennaio 2024 vengono meno le tariffe concordate con i prezzi del gas, successivamente invece ad aprile, toccherà anche all’elettricità. Tutto questo richiede nuovi interventi e anche un nuovo equilibrio che al momento spaventa tutti.
Il problema reale è che molti cittadini non hanno ben chiaro cosa vuol dire la fine del mercato tutelato. E quindi anche come questo avrà ripercussioni dirette sulle bollette e sui costi da affrontare. Sarà il mercato libero e quindi le società relative a stabilire il prezzo del gas e il prezzo della luce, questo non dipenderà più – in sostanza – da quanto dettato dal governo ed è proprio questo il fulcro della questione. Ovviamente è impossibile non prevedere come sia uno svantaggio economico a tutti gli effetti.
Il governo mira a proteggere le fasce più deboli quindi gli anziani, i disabili e coloro che sono a basso reddito. Per questo motivo nel Decreto Legge energia ci sono una serie di provvedimenti per contenere il passaggio e agevolare la situazione. Il provvedimento al momento è interessato da 27.4 miliardi di investimenti, inoltre è presente un fondo da 350 milioni annui che sarà in vigore fino al 2032 per le Regioni e Province autonome al fine di consentire l’installazione di impianti fotovoltaici. Il problema è che c’è ben poco da fare per gli aumenti se non sfruttare tutti i bonus e benefici messi a disposizione, sicuramente valutare con attenzione la società con cui sottoscrivere il nuovo contratto è molto importante.
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