Il governo ha confermato il bonus mamme e questo è arrivato anche nella pubblica amministrazione. Andiamo a vedere nei dettagli tutte le novità.
Tra i diversi bonus presenti per gli italiani c’è anche quello dedicato alle mamme. E, come riportato da Il Messaggero, si è deciso di inserirlo nella pubblica amministrazione. Si tratta di un beneficio per tutte le lavoratrici a tempo indeterminato che hanno due o più figli.
Per loro sono previsti degli sgravi nella busta paga di maggio: l’azzeramento dei contributi Ivs della retribuzione fino ad un massimo di tremila euro lordi. E questo significa un aumento di 150 euro al mese. Si tratta di un aiuto sicuramente importante e che è già previsto nel settore privato. Vedremo nelle prossime settimane in quante mamme decideranno di utilizzarlo.
Nella nota dell’Inps è precisato che l’esonero è previsto per tutte le madri lavoratrici con tre o più figli fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccoli. Per chi ha due figli, invece, il bonus vale fino ai dieci anni del minore.
Sono attese delle novità importanti anche per il prossimo anno. Nel comunicato, infatti, si precisa che saranno escluse le lavoratrici con due o più figli, ma che hanno un contratto a tempo determinato. Naturalmente si tratta di una misura che potrebbe riservare diverse novità considerando che i sindacati hanno presentato diversi ricorsi per allargare la platea.
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