Essere single non preclude la possibilità di accedere ai bonus decisi dal governo. Si tratta di aiuti importanti per arrivare anche alla fine del mese
La situazione economica in Italia è sicuramente migliore rispetto a quanto vissuto in passato, ma siamo comunque in un quadro che non fa stare molto tranquilli per il futuro. Il governo, proprio per questo, è al lavoro con l’obiettivo di aiutare gli italiani in generale e non solo le famiglie. Infatti, come spiegato da Agnese Giardini di Immobiliare.it, ai microfoni dell’Adnkronos, i bonus che l’esecutivo ha approvato sono accessibili anche per chi vive da solo ed è single.
Per prima cosa è stata confermata la soglia di 1000 euro esentasse per tutti i lavoratori dipendenti che non hanno figli e magari vivono da soli. Si tratta di soldi che servono per coprire magari spese sanitarie, utente, affitto o mutuo della prima casa. Un aiuto comunque importante in un momento economico non sicuramente dei più semplici.
I single possono accedere a diversi bonus a partire da chi affronta il cambio di residenza per lavoro. In questo caso la persona può ricevere una agevolazione fino a 5mila euro per il trasferimento. Per averlo il reddito da lavoratore dipendente o assimilato percepito nel 2024 non deve superare i 35mila euro.
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Ma non è assolutamente finita qui. Perché anche chi vive da solo può beneficiare del bonus mutuo prima casa dedicato agli under 36 oppure dell’assegno inclusione che si rivolge a coloro che sono disoccupati di un’età compresa fra i 18 e i 59 anni con un Isee inferiore ai 6mila euro. La cifra è di 350 euro (ma può arrivare anche fino a 500) per un massimo di un anno. Inoltre, c’è la possibilità di detrarre dall’Irpef il 19% sulle spese di affitto se si studia ad almeno 100 km dal comune di residenza.
Non mancano i bonus per luce, gas e acqua con le soglie dell’Isee che sono destinate ad essere confermate o magari aggiornate in base all’inflazione. Confermato anche il bonus psicologo, come quello per i mobili e gli elettrodomestici o ancora l’aiuto destinato a coloro che hanno animali per le spese veterinarie. La grande novità riguarda la detrazione fiscale dall’affitto fino a 2mila euro per i giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni e un reddito complessivo che non supera i 15mila euro. La casa affittata deve essere diversa dall’abitazione principale dei genitori.
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