Dazi, Trump non colpisce solo le auto: tutti i settori

Sono entrati in vigore ormai da 48 ore i dazi decisi dal presidente americano. In questo articolo andiamo a vedere meglio i settori che Washington ha deciso di penalizzare

Gli Stati Uniti utilizzano ufficialmente il pugno duro con gli altri Paese. Ormai da due giorni sono entrati in vigore i dazi che rischiano di far lievitare il prezzo su una vasta gamma di prodotti di uso quotidiano. Il presidente Trump nelle scorse settimane aveva annunciato una tassa del 25% sul settore auto, ma sono diversi i settori che dovranno fare i conti con questo problema, che non è assolutamente di poco conto.

Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, è prevista una imposta universale del 10% su tutte le importazioni. Ma ci sono tariffe che possono arrivare anche al 50% per circa 60 Paesi. Una mossa che, stando a quanto riferito dall’inquilino della Casa Bianca, riequilibrerà il commercio globale. Il rischio è quello, però, di avere dei grossi problemi nei rapporti con gli altri Paesi e quindi bisognerà attendere i prossimi giorni per capire meglio quali saranno gli effetti.

I settori colpiti dai dazi

Ma quali sono i settori colpiti dai dazi? In precedenza abbiamo parlato delle auto. La Cina, per esempio, subirà una tassa del 36% per quanto riguarda la telefonia. Lo stesso si può dire per l’India (26%). Una scelta dovuta al fatto che la maggior parte degli iPhone è prodotta in questi Paesi.

Anche l’abbigliamento e la tavola subiranno dei duri contraccolpi. Sono previsti dazi per il caffè, il cioccolato, la feta greca oltre che per marchi come Nike e Adidas. Insomma, una situazione molto complicata per le aziende e per gli stessi Paesi. Il presidente Trump, come precisato in precedenza, si è detto convinto che queste decisioni porteranno ad un riequilibrio dell’economia mondiale, ma i dubbi sono tanti e per questo motivo non ci resta che aspettare i prossimi giorni per capire meglio cosa potrà succedere.

I problemi dal punto di vista economico rischiano di essere tanti. I Paesi europei stanno ragionando su delle contromisure proprio per cercare di non dover fare i conti con una nuova crisi. A questo punto non ci resta che attendere i prossimi giorni per capire meglio cosa succederà e quali saranno gli effetti della decisione di Trump.