Quando è possibile fare dei lavori edili e di costruzione in casa senza dover per forza ottenere permessi o dichiararli al Comune?
Nel mondo dell’edilizia e delle costruzioni non tutto è sempre lecito. Innanzi tutto, è necessario che ci sia un titolo abilitativo. Questo consiste in un un’autorizzazione o un permesso che viene rilasciato direttamente dalle autorità competenti – di solito l’amministrazione comunale o enti locali – che permettono a un individuo oppure a un’azienda di eseguire determinati lavori edilizi su un edificio o una proprietà.
Lo scopo di questi titoli abilitativi è quello di garantirsi che determinate operazioni edili siano in linea con le normative e con le leggi locali previste, che riguardano i temi della sicurezza e della pianificazione urbana di una città.
Il sistema di questi titolo abilitativi viene regolato dal testo unico di edilizia, il quale consiste in una serie di permessi e di comunicazioni indispensabili affinché si possano eseguire determinati interventi edilizi. Tra questi rientrano per esempio alcuni come: Il permesso di costruire (PdC); il Denuncia di Inizio Attività e il Super DIA; la Comunicazione Inizio Lavori; l’Edilizia Libera.
Non tutti i lavori edili o di costruzione, però, richiedono questi titoli. Alcuni, infatti, possono essere portati avanti anche senza particolari permessi, affinché non vadano a ledere sulla sicurezza e sulla panificazione cittadina. Una serie di situazioni che meritano un attento approfondimento.
In Italia, si parla di edilizia libera quando facciamo riferimento a una serie di interventi edilizi che possono essere realizzati senza dover per forza ottenere permessi o presentare documenti in Comune. In questo discorso rientra per esempio: la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata ( CILA) o la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Tutti questi interventi sono stati inseriti nel Glossario dell’Edilizia Libera, che è stato approvato il 2 marzo del 2018 tramite un Decreto Ministeriale. Ma nel dettaglio quali sono gli interventi edilizi che sono accettati anche senza la richiesta al Comune o il permesso da parte dell’ente locale?
Per prima cosa tutti quelli di manutenzione ordinaria, quindi la gestione della casa: verniciare le pareti, sostituire il pavimento e tutti i lavoretti per sistemare o abbellire la nostra abitazione; segue l’installazione di impianti tecnologici come caldaie, climatizzatori (con potenza termica utile inferiore a 12 kW) e tutti quelli necessari per acqua e gas.
A questi si aggiunge anche la possibilità di rimuovere le barriere architettoniche, a patto che non venga alterata la struttura dell’edificio, oppure l’installazione di scale all’interno. Inoltre, è possibile costruire delle strutture necessarie per soddisfare delle esigenze temporanee. Queste, in particolar modo, hanno durata massima di 90 giorni, non oltre.
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