L’INPS ti deve degli arretrati sulla pensione: da gennaio potresti ricevere una gradita sorpresa

Bella sorpresa per molti pensionati: a gennaio riceveranno un bel po’ di soldi. L’Inps, infatti, deve degli arretrati. Vediamo chi saranno i fortunati.

Le pensioni italiane continuano ad essere un problema per molti che devono fare i salti mortali per arrivare alla fine del mese con poco più di 600 euro. E, in base a quanto scritto nella bozza della Manovra di Bilancio 2026, la situazione, il prossimo anno, non sarà granché migliore.

anziani felici che esultano
L’INPS ti deve degli arretrati sulla pensione: da gennaio potresti ricevere una gradita sorpresa/Cityrumors.it

Infatti nel 2026, se la rivalutazione si fermerà all’1,6-1,7%, le pensioni minime aumenteranno di non più di 4 euro circa al mese passando, quindi, da 616 a 620 euro: ancora troppo pochi se li rapportiamo al costo della vita attuale nel nostro Paese. Questo getta i pensionati nello sconforto: dove sono i famosi 1000 euro di cui si parla da anni?

Tuttavia non c’è da disperare. E’ vero che i tanto sospirati 1000 euro al mese sono ancora lontani ma, a gennaio, molti pensionati potrebbero ricevere dall’Inps un bel po’ di soldi. Infatti l’Istituto di Previdenza Sociale è in “debito”, potremmo dire, con tanti pensionati: deve loro degli arretrati.

Pensione: ecco a chi spettano gli arretrati dell’Inps

Ottime notizie per tanti pensionati: a gennaio arriveranno gli arretrati dell’Inps. Tanti soldi in più, dunque. Vediamo a chi spettano e a quanto ammonteranno.

diverse banconote da 50 euro
Pensione: ecco a chi spettano gli arretrati dell’Inps/Cityrumors.it

Il 2026 inizierà molto bene per tanti pensionati. Anzi, per una volta potremmo dire proprio per tutti i titolari di una pensione soggetta a rivalutazione. Come ben sappiamo ogni anno gli assegni previdenziali vengono rivalutati in base ad una percentuale che deve essere in linea con l’andamento dell’inflazione. Quello che molti non sanno, però, è che, per stabilire la percentuale di rivalutazione si considera il tasso d’inflazione relativo solo ai primi 9 mesi dell’anno precedente.

Pertanto la rivalutazione dello 0,8% del 2025 si è basata sull’andamento dell’inflazione dei primi 9 mesi del 2024: non è stato tenuto conto dell’ultimo trimestre e, soprattutto, non si era previsto che nel 2025 l’inflazione sarebbe tornata ad aumentare. Dunque, alla fine, la rivalutazione dello 0,8% si è rivelata inesatta in quanto, nell’ultimo trimestre del 2024 è salita all’1 %. Si tratta di un fenomeno normale che si verifica spesso. Infatti la rivalutazione che viene fissata con la manovra di Bilancio, è una rivalutazione provvisoria: si sa benissimo che nel corso dei mesi l’andamento dell’inflazione può cambiare.

A conti fatti, quindi, in base alla rivalutazione provvisoria, le pensioni, nel 2025, sono state rivalutate dello 0,2% in meno del dovuto: questo significa che l’Inps, ogni mese, ha versato ai pensionati lo 0,2% in meno di quanto sarebbe loro spettato. Questo debito verrà recuperato, con ogni probabilità, nel primo mese del 2026. Dunque il prossimo gennaio i pensionati riceveranno più soldi, recupereranno quello che non è stato erogato loro nel corso di tutto il 2025. L’importo che riceveranno cambierà in quanto la rivalutazione viene applicata al 100% solo agli assegni che non superano di 4 volte il trattamento minimo dell’Inps. Per tutti gli altri la rivalutazione viene applicata in percentuali inferiori.

Gestione cookie