Sovraffollamento carceri, Giachetti spinge: “E’ un’emergenza grave, basta aspettare e…”

Il deputato di Italia Viva e promotore della proposta di legga sulla liberazione anticipata speciale: “Cambino nome e la modifichino ma si faccia, non si può più aspettare”

Andare avanti in questo modo è incredibile. Paradossale, per usare il concetto e la frase di Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva e da sempre in prima linea sulla situazione “allucinante” in cui sono le carceri italiane. Il parlamentare, si sa, da ben due anni sta portando avanti una proposta di legge che permetterebbe di risolvere in parte il problema, ma nessuno ascolta o si fa finta di non ascoltare.

Roberto Giachetti
Sovraffollamento carceri, Giachetti spinge: “E’ un’emergenza grave, basta aspettare e…” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il deputato non s’arrende. Qualche giorno fa è andato a fare visita, insieme ad altri deputati e senatori, all’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno, detenuto a Rebibbia dal 1 gennaio del 2025, e il penitenziario romano, grazie anche al diario quotidiano che fa Alemanno, è al centro di situazioni davvero urgenti, con detenuti che non ce la fanno più, ma anche la polizia penitenziaria, ormai allo stremo perché i detenuti sono tanti e loro sono pochi.

“E’ una situazione allucinante, non si capisce cosa deve succedere per far capire che c’è un’emergenza e non si può attendere, noi stiamo cercando di spingere e di fare qualcosa prima che arrivi l’estate piena”, spiega il parlamentare che ha dalla sua parte la seconda carica dello Stato come il Presidente del Senato Ignazio La Russa che ha capito la gravità della situazione e sta cercando di far conciliare le idee con il programma della destra.

“Si deve fare qualcosa al più presto”

Nonostante le parole di Nordio, che aveva bocciato qualsiasi tipo d’iniziativa legata alla liberazione anticipata, c’è un movimento all’interno dell’opposizione e parte della maggioranza che va avanti e cerca di produrre qualcosa, tanto che lo stesso Giachetti tende a spiegare in cosa consiste la sua proposta: “La Liberazione anticipata speciale è per i detenuti che partecipano all’opera di rieducazione, ovvero al classico sconto di pena di 45 giorni ogni sei mesi espiati, la proposta consiste di allungarlo a 75, dando la possibilità di retrodatare il tutto fino 2020”.

Anche il presidente La Russa è d’accordo, come sostiene Giacnetti, ma lui stesso ammette che “preferirebbe meno giorni, ovvero intorno ai  60. C’è da far capire che si tratterebbe di uno sconto di pena aggiuntivo e temporaneo, solo in questa circostanza”

 

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