Sovraffollamento carceri, Nessuno tocchi Caino e D’Elia: “Ci vuole velocità, situazione grave”

L’Associazione che più di ogni altra guida e conosce meglio di tutti la situazione dei penitenziari italiani prende posizione

Un decreto legge approvato da pochissimo tempo e che già fa discutere per alcune decisioni prese, che sembrano di notevole fattura, ma che potrebbero non essere adottate per mancanza di personale di strutture, in merito alla situazioni delle carceri e del sovraffollamento.

Carcere di Regina Coeli con Papa Francesco
Sovraffollamento carceri, Nessuno tocchi Caino e D’Elia: “Ci vuole velocità, situazione grave” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Una parte della politica spinge tantissimo a livello parlamentare per far andare avanti un iter che possa consentire di sistemare il testo della legge di Giachetti sulla liberazione anticipata speciale e farla approvare in qualche modo e con i giusti requisiti. “Si sta lavorando da tante parti per far approvare questo provvedimento, probabilmente potrebbe essere modificato, ma l’importante è che vada in porto e si sistema una situazione che è davvero troppo delicata e complessa per i detenuti ma anche per gli agenti della polizia penitenziaria“, spiega D’Elia.

Il decreto approvato sistema in parte qualcosa nel merito, ma non tutto, darà una certa velocità per valutare al meglio la liberazione anticipata che potrebbe alleggerire i penitenziari di almeno 10 mila unità o qualcosa che ci vada molto vicino, ma su altre ci sono lacune come le tante libertà e i giorni di visite che aumentano, ma è anche vero che allo stesso tempo “non si considerano altre cose collaterali come il numero dei magistrati di sorveglianza e soprattutto quelli degli agenti di polizia penitenziaria che sono sempre meno rispetto ai tanti e troppi detenuti che occupano spazi che non dovrebbero esserci, proprio perché le strutture sono troppo gonfie e piene in ogni ordine di posto. E questo è inaccettabile, anche perché i detenuti sono persone e hanno i lori diritti che vengono calpestati ogni giorno, per non parlare di quello che dice la Costituzione

“Il nuovo decreto? La liberazione anticipata di Giachetti è la soluzione, verrà forse cambiata in parte ma che si faccia…”

Ad insistere è il presidente del Senato Ignazio La Russa, soprattutto dopo le parole del presidente Mattarella, ma anche tutta una serie di politici di tutti i partiti, tranne i Cinquestelle, che si stanno battendo e muovendo in questa direzione. “E’ un discorso che si sta portando avanti da almeno due anni se non di più, adesso speriamo che si trova la giusta soluzione perché ci sono tanti detenuti che avrebbero diritti e la possibilità di usufruire di un qualcosa d’importante”.

Le condizioni dei penitenziari italiani sono “allucinanti” spiegano D’Elia e le persone di Nessuno Tocchi Caino anche perché “non si può più andare avanti in questo modo e in questa situazione, sono anni è così e non si fa mai niente, adesso o mai più sperando che non succeda nulla“, spiegano da Nessuno tocchi Caino, gente come Sergio D’Elia e anche la presidente Rita Bernardini.

Roberto Giachetti
“Il nuovo decreto? La liberazione anticipata di Giachetti è la soluzione, verrà forse cambiata in parte ma che si faccia…” (Ansa Foto) Cityreumors.it

La novità de decreto è quanto si è deciso sui detenuti tossicodipendenti, anche se le strutture e le persone anche in questo caso “non ci sono o se ci sono non raggiungeranno mai il numero per dare il servizio di cui parla il decreto, per non parlare delle strutture che dovrebbero ospitarli e supportarli”.

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