L’eterno dilemma tra due delle bevande più amate dagli italiani, messe a confronto da una recente ricerca che ha analizzato come bere birra e vino influenzano comunque il nostro stato di salute
“Buon fuoco e buon vino, scaldano il mio camino” oppure “chi beve birra campa cento anni”. Sono soltanto due tra i detti più conosciuti che abitualmente ci ripetiamo nel momento che da soli o in compagnia stiamo per stappare una bella bottiglia di vino o per aprirne una di birra. Un antico dilemma che va avanti da secoli e che ha soltanto un vincitore, quello del bere con moderazione e senza esagerare.
Nel tempo diverse ricerche hanno dimostrato che bere birra porta a livelli elevati di grasso viscerale, ossia quello dannoso, associato a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, sindrome metabolica e altre complicazioni per la salute come alcuni tipi di cancro. Al contrario, bere vino non mostra tale associazione, anzi può anche essere protettivo, ma tutto dipende dal tipo di vino consumato e soprattutto dalla quantità, perchè le sbronze legate al vino possono risultare molto più devastanti.
L’ultimo studio arriva dagli Strati Uniti, da parte di alcuni ricercatori della Tulane School of Medicine e presentato al Liver Meeting, organizzato dall’American Association for the Study of Liver Diseases e ha provato a dare una risposta all’eterna domanda che si sono sempre fatti i bevitori sia accaniti che occasionali. Ma la birra fa meno male del vino? La risposta ha lasciato spiazzati. Vino o birra? O anche birra e vino insieme, un mix apparentemente tollerabile anche perchè la cultura popolare indica che è sempre meglio salire di gradazione, piuttosto che scendere.
Dunque sarebbe meglio bere prima birra e poi vino o altri alcolici, se si vuole evitare di sentirsi male a causa dei postumi della sbornia. Alla fine il risultato è comunque lo stesso, quello di fare del male a se stessi. L’abuso di alcol a prescindere è la causa principale di cirrosi, una delle piaghe della civiltà moderna, con tutte le conseguenze che può comportare per se stessi e per chi ci sta accanto. Ma anche l’uso quotidiano nei pasti ad esempio può comunque avere un effetto negli anni e presentare il conto nel corso della vita.
Lo studio dell’università americana ha ribaltato una credenza popolare e secondo i risultati sarebbe la birra a portare i guai peggiori all’organismo dell’uomo, anche se in maniera indiretta. Infatti i bevitori di birra subiscono un cambiamento nel modo di mangiare e nelle abitudini quotidiane, tendono ad avere una dieta di qualità inferiore, sono meno attivi e hanno maggiori probabilità di fumare sigarette rispetto alle persone che bevono vino o liquori.
Ad esempio, soprattutto negli Stati Uniti, la birra viene spesso scelta in contesti in cui i cibi disponibili tendono a essere poveri di fibre e ricchi di carboidrati e carni lavorate. Mentre il vino, in particolare il vino rosso, viene spesso abbinato a pasti completi di carne, verdure e latticini. Ma anche le scelte alimentari possono influenzare il tipo di bevanda che si andrà a consumare, infatti è noto che cibi fritti e molto salati provochino molta sete e quindi la tendenza a sanarla bevendo birra. Ovvio che il risultato finale di bere molto alcol sia lo stesso, sia che si scelga di abusare della birra che del vino, bere si, ma sempre con moderazione.
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