Il capogruppo di Forza Italia alla Camera spiega le modalità con le quali il governo ha intenzione di abbassare le imposte
Il Governo si mette a tavolo e trova l’accordo tra le parti per andare avanti sulla manovra che tanto sta facendo discutere. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli cerca di spiegare i punti principali: “La nostra è una coalizione di tre partiti che hanno storie e sensibilità diverse. Siamo uniti da un accordo di programma presentato agli italiani, che nel settembre dello scorso anno ha ottenuto piena fiducia. Ciò detto, siamo abituati a trovare punti di mediazione per promuovere l’azione unitaria dell’esecutivo. Anche per la manovra, era scontato arrivare a una sintesi per dare risposte ai cittadini”.
Paolo Barelli non si ferma e va avanti nella sua spiegazione, cercando anche di far capire quali sono stati i punti in comune e le divergenze che poi si sono appianate: “Forza Italia ha ottenuto che la cedolare secca al 26% sia applicata solo per gli affitti brevi a partire dal secondo appartamento di proprietà. Questo ci soddisfa perché proprio il 70% di questi affitti brevi sono gestiti da proprietari di un solo appartamento la cui tassazione a cedolare secca rimane, quindi, al 21%. Il nostro ultimo sigillo sta, però, nella creazione di un codice identificativo obbligatorio per chi affitta a breve utilizzando le piattaforme informatiche. I calcoli fatti indicano che dal sommerso emergeranno entrate, per lo Stato, di oltre un miliardo. Questi proventi – è stato deciso saranno destinati ad abbattere ulteriormente la pressione fiscale“.
Un giudizio che per Paolo Barelli non può che essere positivo, soprattutto dopo quanto avvenuto con la circolazione delle bozze che tanto clamore hanno creato. “È una manovra scritta in un periodo difficile per l’Europa e per tutto il mondo, più complicato per l’Italia che ha un debito pubblico enorme, proveniente dal passato. L’impegno di Forza Italia era di ridurre le tasse e lo abbiamo ottenuto con il taglio del cuneo fiscale, anche per il 2024, per i redditi bassi. Abbiamo dato supporto alle famiglie e al lavoro, rinnovando tutti i contratti del pubblico impiego e aumentato le pensioni minime. Abbiamo incrementato, inoltre, i fondi alla sanità per ridurre le liste d’attesa, mettendo le mani le mani in una piaga inaccettabile”. Si vedrà se così sarà, soprattutto dopo l’accordo che c’è stato in questi ultimi giorni
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