In Liguria Marco Bucci è il nuovo presidente della Regione. Una vittoria arrivata per una manciata di voti, ma i flussi parlano chiaro
È un centrodestra che in Liguria si conferma alla guida della Regione. La vittoria di Marco Bucci è arrivata per una manciata di voti ed ora è tempo di analizzare da una coalizione e dall’altra i flussi e capire i motivi del successo o della sconfitta. La certezza ad oggi è rappresentata dal fatto che Matteo Renzi è stato ancora una volta decisivo. Il leader di Italia Viva rinunciando a scendere in campo con i suoi candidati dopo il veto di Conte ha dato una mano sicuramente molto importante al centrodestra.
Stando a quanto riportato da Libero, che cita l’analisi dell’Istituto Cattaneo, alcuni elettori di Italia Viva hanno dato il proprio voto a Marco Bucci, profilo sempre apprezzato da parte di Matteo Renzi e il suo partito. Ma l’ormai ex sindaco di Genoa ha ricevuto voti anche da parte di persone vicine ad Azione e +Europa. Ovvero il centro ha deciso di non appoggiare Orlando, ma andare sulla destra. Una scelta che si è rivelata decisiva per la vittoria considerata la vittoria arrivata per una manciata di voti.
L’analisi dei flussi dell’Istituto Cattaneo confermano come la coalizione del centrosinistra non è assolutamente compatta e questo rappresenta un vantaggio per la destra. Le scelte fatte dai partiti stanno portando molti elettori a non votare per loro, ma magari esprimere le proprie preferenze per gli avversari. Come successo in Liguria.
Una situazione quindi che costringe la Schlein a scendere in campo ed iniziare un lavoro di mediazione. Perché c’è la consapevolezza che continuare in questo modo porta solamente ad una perdita voti e si dà un grande vantaggio agli avversari soprattutto quando la partita è davvero aperta.
Come riferito da Il Giornale, negli ultimi due anni il centrodestra è riuscito ad ottenere ben 12 vittorie sulle 13 tornate elettorali tra nazionali e regionali. L’unica sconfitta è arrivata in Sardegna, ma in quel caso è stato commesso un chiaro errore da parte della coalizione sul candidato.
Ora la partita si sposta in Emilia-Romagna e in Umbria. Nella prima regione la partita sembra essere chiusa con la destra che per vincere dovrebbe ribaltare tutto in davvero poco tempo. Testa a testa in Umbria dove ancora una volta i dettagli faranno la differenza.
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