È prevista per oggi, martedì 15 ottobre, l’accensione dei termosifoni in tutta Milano. I riscaldamenti rimarranno attivi sino al prossimo 15 aprile 2025. Inizia ufficialmente la “stagione termica”
Anche se ancora le temperature appaiono abbastanza miti, seppur le previsioni meteo prevedono piogge e allerta temporali nelle prossime ore, da oggi in tutto il capoluogo meneghino parte la “stagione termica” e con essa l’avvio dell’accensione nelle case dei milanesi e negli edifici industriali e simili dei calorifici.
Da palazzo Marino, l’avviso in una nota a tutti i residenti in merito alle regole da seguire: “In particolare la temperatura massima consentita per gli edifici residenziali sarà di 19°C + 2°C di tolleranza, ridotta di 1 grado rispetto ai 20 previsti per legge. Per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili il limite rimane invece invariato a 18°C + 2°C di tolleranza”.
Il comune di Milano sull’accensione e le regole dei riscaldamenti in città spiega ancora: “Per quanto riguarda il funzionamento giornaliero degli impianti, l’ordinanza stabilisce un massimo di 13 ore (invece di 14), comprese tra le ore 5 e le ore 23″.
E ancora, nella nota viene esplicitato: “Come di consueto sono esclusi da queste prescrizioni alcune particolari categorie di edifici, tra cui quelli adibiti a ospedali, cliniche o case di riposo, gli asili nido e anche le scuole dell’infanzia”.
Infine, l’amministrazione comunale meneghina invita tutti i cittadini ad “adottare sempre comportamenti responsabili e buone pratiche che riducano i consumi energetici a vantaggio dell’ambiente e delle bollette. Il periodo di accensione dei riscaldamenti terminerà il 15 aprile 2025, salvo nuove disposizioni”.
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Una volta classificati tutti i comuni italiani in base alle varie zone climatiche, per ciascun comune è stato stabilito un diverso periodo di accensione dei calorifici e anche un diverso numero di ore di funzionamento giornaliero. Come riporta anche geopop.it: i dati sono riassunti così:
È importante segnalare che, nonostante esistano dei valori standard, ogni comune ha la possibilità di invocare delle modifiche in via straordinaria, legate ad esempio a ondate di maltempo o eccessivo abbassamento delle temperature.
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