Il calcio è da sempre lo sport nazionale, una passione infinita che si perde nella notte dei tempi, ma che recentemente è stata messa in discussione dall’avvento di un grandissimo campione capace di smuovere milioni di tifosi
Il calcio è uno degli sport più amati e seguiti in Italia, tanto da essere considerato una vera e propria passione nazionale. Le ragioni di questo grande successo possono essere molteplici, ma sicuramente hanno radici profonde nella cultura e nella storia del nostro paese. Milioni di praticanti di tutte le età, un campanilismo che risale alle lotte di classe del Medio Evo e che porta altri milioni di tifosi a identificarsi con una squadra del cuore, tramandando questa passione di padre in figlio e perpetrandola così nel tempo.

Ma a volte per far girare l’italiano dall’altra parte e distrarlo dal pallone serve l’arrivo di un fuoriclasse, di un campionissimo della porta accanto capace di scatenare entusiasmi sopiti per anni che diventano trasversali, senza pensare ad altri colori se non a quello della bandiera italiana. Jannik Sinner in poco meno di un anno ha saputo compiere un miracolo, ha risvegliato l’amore per uno sport rimasto ai ricordi degli eroi della prima vittoria in Coppa Davis di 50 anni fa.
Il calcio non è più l’oppio “del popolo” come prima
Un fenomeno diventato numero uno al mondo per la prima volta nella storia dopo aver vinto tre tornei dello Slam in un anno, che ha trascinato la Nazionale di Davis alla conquista della Coppa Davis due anni consecutivi, a distanza di 50 anni dal primo unico e per questo storico trionfo. Un campione che è servito da stimolo ed esempio a un intero movimento che ha portato vittorie in serie e tanti ottimi tennisti a scalare la graduatoria Atp come mai nella storia, tanto da trascinare anche quello femminile a trionfi di squadra straordinari. L’avvento di Jannik Sinner sta rivoluzionando lo sport in Italia e l’incredibile successo di pubblico degli Internazionali di Tennis, in corso di svolgimento proprio in questi giorni nello splendido impianto del Foro Italico a Roma, lo sta a testimoniare. In percentuale potremmo dire che lo storico sorpasso sul calcio c’è già stato.

Il calcio resta l’oppio del popolo italiano, una passione sconfinata che, nonostante le debacle della nazionale italiana, che da due anni fallisce l’appuntamento con la fase finale dei mondiali, non accenna a placarsi. Ma l’avvento della Pay tv, di stadi sempre più scomodi perchè obsoleti, di prezzi che invece inevitabilmente continuano a salire, dove un settore popolare è arrivato a costare in alcune partite anche 100 euro, ha portato a svuotare gli stadi, a scegliere quali partite andare a vedere e non fidelizzare senza condizioni il proprio tifo.
Una crescita esponenziale
Lo si era visto già visto alle Atp Finals, l’evento che conclude la stagione agonistica maschile, ospitata a dicembre scorso per il secondo anno consecutivo in Italia. Una passione sconfinata con il palazzo dello sport di Torino esaurito per tutte le giornate di gare, fino alla finalissima che ha visto trionfare ovviamente il nostro Sinner. La sospensione inflitta dalla Wada per la vicenda della contaminazione da Clostebol non ha fatto altro che aumentare l’attesa per il ritorno in campo del Re, coinciso proprio con gli Internazionali d’Italia a Roma e l’impianto del Foro Italico che ogni anno si allarga sempre più per provare a contenere la passione sempre crescente della gente.

E’ stato già superato il record di biglietti venduti fatto registrare lo scorso anno, sono già 362mila i tagliandi staccati nell’edizione 2025 con ancora 4 giorni di gare che potrebbero far crescere ulteriormente il dato. Lo scorso anno erano stati 358mila alla fine delle due settimane. L’incasso del torneo è di 34 milioni di euro, una parte dei quali saranno reinvestiti per l’attività di base. Il tennis vola, modernizzando impianti e ampliandone altri, mentre il calcio arranca nei suoi atavici difetti, anche se la sua importanza economica e mediatica, unita alla sconfinata passione di milioni di tifosi, resterà comunque la forza trainante dell’intero mondo dello sport italiano.