Dopo il burrascoso addio a Mourinho e l’ingaggio di De Rossi, la Roma è pronta a ripartire ma l’ex capitano in realtà è già a rischio
Dalla scelta impopolare di cacciare José Mourinho, che per larga parte dei tifosi doveva ancora essere il tecnico della Roma a quella popolarissima di sostituirlo con Daniele De Rossi, un nome che ha messo d’accordo tutti.
Impossibile contestare un simbolo del club e della sua storia recente e infatti così non sarà anche se in realtà il clima non è per nulla sereno. DDR arriva dall’esperienza breve e poco proficua sulla panchina della Spal ma anche dal lavoro fatto con lo staff della Nazionale di Roberto Mancini.
Una scommessa logica, come era stato in casa Juventus quando all’improvviso Andrea Pirlo era stato promosso in prima Squadra. Tempi diversi, il campionato doveva ancora cominciare, ma stessa matrice di una scelta per investire sul futuro.
Quello di Pirlo è durato in realtà meno di un anno alla Continassa, mentre quello di De Rossi è ancora tutto da scrivere. A differenza però di quanto successo da altre parti, come ad esempio in casa Arsenal con Mikel Arteta, in questo caso c’è una scadenza.
L’ex capitano giallorosso non è uno yogurt, eppure la sensazione è quella. Già ai primi di febbraio arriverà un nuovo direttore sportivo al posto di Tiago Pinto e quella sarà la prima mossa per immaginare il nuovo corso dei Friedkin. Toccherà anche a lui capire se continuare con l’attuale conduzione tecnica in base ai risultati e questo De Rossi lo sa bene.
La sensazione in realtà è quella di un game over immediato, o meglio tra quattro mesi quando tutti i verdetti saranno scritti. Ecco perché appena l’incarico di De Rossi è diventato ufficiale, sono anche cominciati a circolare i primi nomi per la sua successione.
In cima alla lista dei desideri rimane sempre Antonio Conte, che tornerà ad allenare in Serie A. Molti dubbi però aleggiano sulla sua destinazione. Il Napoli è scartato a prescindere, perché la convivenza con Aurelio De Laurentiis e la sua politica nel club sarebbe complicata.
Molto meno invece al Milan che ha già deciso il destino di Stefano Pioli. Non è un caso se un paio di settimane fa Conte, che a Torino è tornato a vivere, fosse in tribuna per Toro-Napoli. Era lì ad osservare più da vicino Alessandro Buongiorno, il vero rinforzo per la difesa dei rossoneri la prossima stagione. Di mezzo però c’è anche la suggestione Juventus e quindi la Roma sembra già tagliata fuori.
Come ricorda il nostro sito partner Calciomercato.it, nel recente passato il club aveva fatto un sondaggio per Xabi Alonso che sta facendo benissimo al Bayer Leverkusen. Ma ci sono piste diverse che portano nel nostro campionato con un paio di nomi forti.
Il primo è il nuovo che avanza prepotentemente, cioé Thiago Motta che di fronte alla prospettiva di raccogliere un’eredità importante ma prestigiosa non si tirerebbe indietro. Il secondo invece, in un gioco ad incastri sempre più probabile, è quello di Stefano Pioli. Non a caso è sempre più probabile il ritorno di Frederic Massara, che nella Capitale ha già lavorato con Walter Sabatini. A Milano lui e Pioli insieme hanno fatto benissimo, Roma li aspetta.
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