Nel mondo del tennis, esplode un caso simile a quello che ha coinvolto la pugile algerina Imane Khelif: “Le prime due del mondo hanno un vantaggio biologico. Non possiamo competere con loro”
Ricordate il caso di Imane Khelif, la pugile algerina al centro di polemiche e discussioni per la sua vittoria alle Olimpiadi? Il successo fu accompagnato da polemiche sulle sue caratteristiche biologiche, che riaprirono la discussione sull’iperandrogenismo. Molte atlete, tra le quali l’italiana Canini, che si ritirò dopo pochi secondi a causa della potenza dei colpi subiti, lamentarono l’impossibilità di scendere in campo contro di lei.
Una situazione simile rischia di verificarsi nel mondo del tennis. Una tennista, l’ucraina Marta Kostyuk, numero ventisette della classifica WTA, ha infatti lanciato una vera e propria bomba, tirando in ballo le due tennisti più forte al mondo: Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, numero uno e due della classifica mondiale. Secondo l’atleta ucraina le due rivali sarebbero imbattibili: “Hanno un chiaro vantaggio biologico”.
Una situazione che ha scosso tutto l’ambiente. Le polemiche potrebbero coinvolgere l’organizzazione internazionale e creare dei precedenti difficili da gestire. Secondo Marta Kostyuk, Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, hanno un “vantaggio biologico” derivante da “livelli di testosterone più elevati “. Le dichiarazioni sono state rilasciate in un’intervista al sito web specializzato Tennis365 . La tennista ucraina ha fatto riferimento alle evidenti differenze fisiche tra lei, altre giocatrici e la numero uno e due della classifica mondiale. “Sono in realtà in regola, perchè non si tratta di un’irregolarità. Ogni giocatrice ha una sua composizione biologica, e alcune hanno livelli di testosterone più alti e altre più bassi. È qualcosa di naturale, ma che sicuramente le aiuta “, ha confermato.
L’atleta ucraina ha ricordato le sue sfide contro le due rivali, lamentando una differenza evidente ed una difficoltà maggiore nel poter provare a metterle in difficoltà. “Sono decisamente più grandi, più forti e più alte”, quindi devo “impegnari di più per vincere ogni punto ” . Ma le differenze biologiche, secondo la sua ricostruzione, sarebbero ugualmente marcate e rappresenterebbero un problema di difficile risoluzione: “Non posso aumentare di dieci chili o cinque centimetri in altezza, quindi devo usare tutto ciò che ho al 100%. Ci sono giocatrici con maggiori vantaggi sotto altri aspetti , ma questo è lo sport”, afferma.
La tennista ucraina, pur evidenziando la forza mentale e la bravura della Sabalenka (“Ho giocato tante partite combattute con lei e si vede quanto sia forte”, continua a battere su alcune situazioni di gioco nelle quali la rivale potrebbe essere favorita: “Sapere di essere più forte dal punto di vista fisico le consente di nona vere esitazioni: basta vedere come affronta le palle break e certi momenti decisivi delle partite. Questa sicurezza certamente la aiuta molto”. Su Irina Swiatek, affrontata solo una volta, ha invece glissato: “Non ero pronta a giocare contro di lei”.
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