Un’ondata di minacce bomba colpisce decine di scuole, da Nord a Sud. Gli investigatori parlano di “azione nazionale” mentre la polizia indaga
Un’ombra sinistra si allunga sulle aule scolastiche della Germania e dell’Austria, un’ondata di minacce che sta trasformando la routine quotidiana in un incubo ad occhi aperti. Non è un caso isolato, ma una vera e propria “azione su scala internazionale” che sta mettendo a dura prova le forze dell’ordine e la tenuta emotiva di studenti, docenti e famiglie. Le scuole, da Nord a Sud, sono diventate il bersaglio di un’offensiva telematica che sa di terrore.

La giornata di lunedì 26 maggio 2025 è stata un bollettino di guerra. Dalle prime ore del mattino, decine e decine di scuole in diversi Länder tedeschi hanno ricevuto minacce bomba via email. La polizia, in un comunicato che sa di urgenza, ha confermato la gravità della situazione: si parla di oltre 75 scuole colpite solo in Renania-Palatinato e Turingia.
Ma il contagio non si ferma ai confini nazionali, con l’Austria che ha segnalato anch’essa numerosi casi. Un fenomeno che, per gli investigatori del Landeskriminalamt della Baviera e dell’Assia, ha un nome preciso: “un fenomeno o un’azione su scala nazionale”.
La mappa del terrore si estende, macchiando diverse regioni tedesche. Nord Reno-Vestfalia, Baviera, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Sassonia e la già citata Renania-Palatinato sono state le aree più colpite.
Terrore nelle scuole della Germania e dell’Austria
A Treviri, per esempio, ben 16 scuole hanno ricevuto email con un testo identico, lo stesso che aveva già seminato il panico venerdì precedente in altre parti del Paese. Un modus operandi coordinato, quasi fosse la firma di una regia occulta che mira a destabilizzare.

Nonostante la portata dell’attacco, le forze dell’ordine tedesche hanno rassicurato: finora non è stato trovato alcun oggetto sospetto nelle scuole coinvolte. Il pericolo, seppur elevato a livello di allarme, non si è concretizzato in minacce reali.
Questo non ha impedito, in alcuni casi, ritardi, interruzioni o addirittura la sospensione delle lezioni, come avvenuto in quattro scuole di diverse tipologie in Turingia, con Erfurt, Jena e Gera tra le città più interessate. Un’interruzione, anche se temporanea, che ha comunque generato disagi e apprensione.
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Dietro le quinte, gli esperti IT della polizia criminale stanno lavorando senza sosta. L‘obiettivo è chiaro: identificare gli autori di queste minacce, capire chi c’è dietro questa “drohwelle”, questa ondata di intimidazioni. Il fatto che i contenuti delle mail siano molto simili fa pensare a un’unica mente o a un gruppo organizzato. Ma le indagini sono complesse, e la ricerca degli absender, i mittenti, si preannuncia ardua. Le autorità chiedono calma, ma la vigilanza resta alta.