Il relitto del Bayesian sarà completamente emerso tra il 26 e il 28 maggio. Gli inquirenti a lavoro per tutti gli sviluppi
È affondato come un colosso di altri tempi il Bayesian, lo yacht da sogno lungo oltre 80 metri, inghiottito dal mare con la stessa inesorabile lentezza con cui il Titanic scivolò tra le onde. Nelle ultime ore è stato recuperato il monumentale albero maestro di 72 metri, che ha riemergendo dalle acque ha dato il segnale più evidente della fine di un gigante della nautica.

L’imbarcazione, simbolo di lusso e avanguardia ingegneristica, si è inabissata lasciando dietro di sé una scia di domande. Cosa ha portato il Bayesian a piegarsi sotto la linea di galleggiamento? Dove ha ceduto la struttura? E soprattutto: com’è stato possibile che l’acqua sia riuscita a entrare in una nave di ultima generazione?
Bayesian affondato: il relitto sarà riportato a galla mentre continuano le indagini
Sono queste le domande a cui stanno cercando risposta gli investigatori, mentre le operazioni di recupero proseguono con cautela. L’intero relitto sarà riportato a galla tra il 26 e il 28 maggio, una fase cruciale che permetterà di esaminare più da vicino l’origine della falla che ha compromesso l’intera struttura.

Secondo una prima ricostruzione, potrebbe essersi aperto un varco nello scafo, un cedimento strutturale localizzato in un punto ancora non identificato. L’area interessata sarebbe tra la sala macchine e la zona poppiera. Tuttavia, nessuna ipotesi è ancora esclusa: gli esperti stanno vagliando anche la possibilità di un impatto sommerso o di un difetto nei sistemi di sicurezza antiallagamento.
Le prossime ore saranno decisive: il parziale recupero dell’imbarcazione ha già fornito alcune indicazioni utili, ma sarà solo l’ispezione integrale del relitto a fare luce sull’incidente. Il Bayesian, yacht simbolo di innovazione e design, rischia di diventare un caso internazionale di studio per l’intera industria nautica.