Nella piccola cittadina che fu sede della Rsi, il Consiglio comunale dopo un voto ha tolto l’onorificenza che fu data nel 1924 al Duce
Una decisione storica. Una scelta e soprattutto un’onorificenza che durava un secolo e che adesso non c’è più. Benito Mussolini è stato cancellato dai cittadini di Salò, ma questo non significa che non continuerà ad essere un posto dove chi vorrà ricordalo e celebrarlo in qualche modo, non potrà venire in città.
Dopo che era stata presenta in Comune e dopo diversi dibattiti in proposito, alla fine il Consiglio comunale di Salò, riunito in seduta serale, ha approvato con 12 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto la mozione per il ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che gli era stata conferita esattamente 100 anni fa da un funzionario nei primi anni del ventennio fascista.
A presentare la mozione Tiberio Evoli, consigliere della maggioranza di centrosinistra.Salò è stata per un anno e mezzo la capitale della Repubblica Sociale, creata dopo l’8 settembre 1943 per governare i territori controllati dalle truppe della Germania nazista dopo che l’Italia aveva siglato l’armistizio con le forze alleate.
Il sindaco di Salò Francesco Cagnini parlando durante il consiglio comunale che ha votato il ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, cerca di spiegare la scelta senza che ci siano polemiche in tal senso. E lo fa prima e dopo il Conisglio: “Con questa revoca non vogliamo cancellare la storia ma continuare a riflettere su quel periodo a cui la nostra città è legata in maniera particolare”.
“La cittadinanza onoraria a Mussolini non ha più spazio né in Italia né a Salò – spiegato il primo cittadino di Salò -. Per noi la revoca non merita giustificazioni e altre parole. Va semplicemente fatta”.
“Questa iniziativa viene portata avanti da un’amministrazione guidata – ha aggiunto il Sindaco di Salò – da un sindaco nato 50 anni dopo la Liberazione, che non può in nessun modo vedere questo passaggio come una contrapposizione ideologica. E’ un momento unificante, che riafferma i valori di amore verso la libertà e la democrazia, cardini della nostra Costituzione“.
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