La tragica fine di Emanuele De Maria non potrà chiarire la follia di questi suoi ultimi giorni

Si è suicidato gettandosi dalla terrazza del Duomo di Milano il detenuto nel carcere di Bollate, ma col permesso di lavorare in un hotel dove qualche giorno fa aveva accoltellato un collega

Ha deciso di chiudere la follia di questi ultimi giorni nella maniera più tragica, ma allo stesso tempo più spettacolare, con un tonfo terribile giù dal simbolo del capoluogo lombardo, nel bel mezzo dello struscio e delle passeggiate domenicali dei residenti. Un suicidio quello di Emanuele De Maria che lascerà purtroppo tanti interrogativi su quello che è accaduto nelle ultime 48-72 ore, con l’accoltellamento di Hani Fouad Abdelghaffar Nasr e la scomparsa della collega di lavoro, la barista originaria dello Sri Lanka, Arachchilage Dona Chamila Wijesuriyauna, ritrovata oggi senza vita in un parco fuori Milano.

Drammatica sequenza
La tragica fine di Emanuele De Maria non potrà chiarire la follia di questi suoi ultimi giorni – Cityrumors.it

De Maria era all’interno di un percorso di riabilitazione che gli permetteva di lavorare di giorno per poi far ritorno in carcere la notte, dove stava scontando una condanna di 15 anni per omicidio dopo essere stato ritenuto responsabile della morte, nel 2016, di Oumaima Racheb, una ragazza tunisina di 23 anni, a Castel Volturno, in provincia di Caserta. L’uomo era stato arrestato dopo un breve periodo di latitanza nel nord Europa in particolare nei Paesi Bassi.

Una domenica drammatica

Una domenica di primavera inoltrata, con tanti milanesi e molti turisti che approfittando del bel tempo passeggiavano tranquillamente per il centro di Milano, è stata sconvolta da un episodio drammatico che si è consumato appunto sotto gli occhi di decine di persone atterrite. La vicenda di Emanuele De Maria si è conclusa infatti nella maniera più tragica che ha sconvolto una domenica di shopping nella principale via del centro del capoluogo lombardo.

I rilievi della Polizia
Una domenica drammatica – Cityrumors.it

De Maria ha scelto così di togliersi la vita dopo le ultime drammatiche ore che lo hanno visto in fuga, braccato non soltanto dalla Polizia, ma anche dai sensi di colpa per aver fallito quella ultima possibilità che gli era stata concessa dalla giustizia di un percorso di redenzione, dopo essere già stato condannato per omicidio quasi dieci anni fa. L’uomo, oggi 50enne infatti, era stato inserito in un percorso riabilitativo che gli permetteva di lavorare di giorno per poi tornare nel carcere di Bollate dove era rinchiuso perchè riconosciuto colpevole di omicidio dopo aver ucciso una donna di 23 anni nel 2016, a Castel Volturno.

Le ultime drammatiche ore di un uomo in fuga

De Maria da qualche tempo infatti lavorava come receptionist all’hotel Berna a Milano, ma è proprio di fronte all’ingresso dell’albergo che sabato scorso viene trovato in una pozza di sangue il collega di lavoro Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, che dopo essere stato ricoverato d’urgenza resta ancora in pericolo di vita e che gli inquirenti attendono di poter interrogare proprio per riuscire a capire il movente dell’aggressione. Nello stesso tempo da venerdì sera non si avevano più tracce della barista dell’hotel, una ragazza originaria dello Sri Lanka, Arachchilage Dona Chamila Wijesuriyauna, che aveva detto ai genitori di andare in palestra e che invece alcune telecamere di sorveglianza hanno ripreso passeggiare insieme allo stesso De Maria verso il Parco Nord.

Le ultime drammatiche ore di un uomo in fuga – Cityrumros.it

Proprio in concomitanza con il suicidio in Piazza Duomo dell’uomo, la polizia ha ritrovato il corpo di una donna senza vita tra la boscaglia ai margini del Parco Nord, a questo punto forse la storia ha tutti i suoi tasselli, anche se saranno gli investigatori a cercare di ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo e della donna scomparsa e poi ritrovata morta, se i due avessero una relazione e se nell’intrigata vicenda sia coinvolto anche l’uomo che lotta ancora tra la vita e la morte all’ospedale.

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