Un caso sempre più serio per quel che riguarda i penitenziari italiani che hanno superato ormai da mesi il numero legale delle presenze
Una situazione grave. Di quelle che è necessario risolvere se non si vuole andare incontro a casi d’emergenza vera e, perché no, anche di eventuali rivolte che, in alcuni penitenziari, sono già accadute e quasi ogni giorno ci sono detenuti che si lamentano insieme agli agenti di polizia penitenziaria. E la politica che doveva risolvere il problema in poco tempo e con grande velocità ha preferito andare in vacanza e lasciare le cose così come stanno.

I numeri che sono usciti in queste ultime ore sono davvero preoccupanti e seri, dati da dover intervenire subito all’istante senza perdere tanto tempo. Già perché secondo gli ultimi numeri, le carceri italiane, proprio in questi ultimissimi giorni, hanno superato la soglia dei 63mila detenuti.
La fonte è da parte dello UILPA Polizia Penitenziaria, considerato che al 28 agosto 2025 all’interno dei penitenziari d’Italia si registrano ben 63.019 presenze a fronte di 46.705 posti disponibili, con un sovraffollamento carcerario accertato e reale del 134,9%.
Non è mai accaduto nella storia del nostro paese che si arrivasse a numeri così ingenti e anche pericolosi, soprattutto per le condizioni in cui versano tante persone, visto che in diverse celle ci sono persone assembrate come nei peggiori carceri di paesi dove la democrazia e la civiltà esiste poco. E anche l’Europa guarda la condizione italiana con grande sgomento e preoccupazione.
I numeri delle carceri regione per regione
Quello di cui non ci si rende conto sono i tanti detenuti sparsi regione per regione e in ogni situazione ci sono vicende davvero serie. Basti pensare che le situazioni più critiche si registrano in Puglia, a esempio, dove c’è il sovraffollamento maggiore con 4.471 detenuti all’interno del carcere per 2.591 posti, con un sovraffollamento del 173%, nel piccolo Molise 395 persone per 247 posti con il 160%, anche nella moderna e strutturata Lombardia ci sono 9.001 per 5.850 posto con un rapporto del 154%, ma anche nel Lazio ben 6.812 per 4.529 posto con il 150% esatto.
Ma ci sono altri penitenziari che rispetto ai detenuti e agli agenti di polizia penitenziaria presente con dei picchi mostruosi visto che nello specifico ci sono alcuni istituti come a Lucca con un sovraffollamento del 251%, per non parlare Milano San Vittore del 224%, ma anche Foggia dove si arriva al 216% e Brescia Canton Monbello 209%.

In tutta questa situazione c’è da considerare la denuncia del sindacato e di tutte le associazioni categoria che lamentano da mesi la carenza di personale, con ben oltre 20mila agenti penitenziari mancanti in tutto il territorio nazionale. Ed è anche questo una situazione gravissima che mette a rischio la vita e il lavoro delle persone che devono badare ai detenuti. E le sofferenze sono pesanti: –30% in Puglia, –45% in Molise, –39% in Lombardia e –46% nel Lazio.
Il quadro descritto è allarmante, denuncia il sindacato, che sottolinea che l’aspetto umano anche perché nei primi otto mesi del 2025 si sono registrati 58 suicidi tra i detenuti e 3 tra gli operatori, con oltre a circa 2.000 aggressioni contro gli agenti.