Lo sciopero dei balneari del 9 agosto divide le associazioni del settore. Non tutti aderiranno alla protesta decisa da Confcommercio e Confesercenti.
Mancano poche ore ad uno sciopero che sta facendo discutere e spacca in due le associazioni del settore. Per la giornata di domani, venerdì 9 agosto, la Sib-Confcommercio e la Fiba-Confersercenti ha proclamato una agitazione per protestare contro lo stop alla proroga delle concessioni balneari.
La speranza da parte delle due confederazioni era la partecipazione da parte di tutte le associazioni, ma non è assolutamente così. Assobalneari, infatti, ha comunicato la propria decisione di non aderire all’agitazione “per non penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti per le loro vacanze“. Per questo motivo l’associazione e le altre organizzazioni maggiormente rappresentative nel nostro Paese hanno preferito di non prendere parte allo sciopero. Una posizione che dovrebbe ridurre davvero al minimo i disagi per i turisti e i cittadini anche se da Confcommercio e Confesercenti fanno sapere che almeno l’80% degli iscritti non aprirà gli ombrelloni nella giornata di domani.
I dettagli di questo sciopero sono stati spiegati nei dettagli dalla locandina che molti dei balneari hanno esposto al proprio lido per comunicare l’agitazione prevista per venerdì 9 agosto. Dalle 7:30 fino alle 9:30 di domani in alcune spiagge turisti e residenti potrebbero trovare gli ombrelloni chiusi. E’ questa la decisione presa dalla Confcommercio e la Confesercenti per protestare contro le decisioni prese dal governo sulle concessioni.
Al termine della protesta si ritornerà a poter usufruire di tutti i servizi. Un primo segnale che parte delle associazioni balneari (le principali non aderiranno) hanno deciso di lanciare all’esecutivo.
Il cosiddetto sciopero degli ombrelloni non è assolutamente l’ultimo previsto in Italia al momento. Stando a quanto riferito da Il Messaggero, anche il 19 e il 29 agosto sarebbero in programma altre proteste simili. Per il momento entrambe le date restano in stand-by per capire se la prima manifestazione riuscirà a portare gli effetti sperati.
In caso contrario, si procederà con una nuova serrata nelle altre due date dette in precedenza. E in questo caso la chiusura degli ombrelloni potrebbe essere più lunga rispetto all’ultima. Ma prima di ragionare sulle modalità e la durata della nuova protesta, i balneari si stanno concentrando sull’agitazione di domani. Sciopero che non vedrà tutte le sigle protagoniste, ma da parte di Confcommercio e Confesercenti c’è la speranza di una partecipazione massiccia da parte degli imprenditori del settore.
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