Il giornalista e conduttore televisivo torna a parlare della situazione che sta coinvolgendo l’ex Sindaco di Roma, in carcere dal 1° gennaio
Un caso che sta crescendo e che sta facendo discutere non poco. Gianni Alemanno, ex Sindaco di Roma e anche ex ministro sotto il governo Berlusconi, che dal primo gennaio è in carcere per non aver rispettato le disposizioni del tribunale di sorveglianza e aver disatteso le regole mentre era agli arresti domiciliari. Tanti si sono espressi su questo caso e tanti non ne conoscono le motivazioni di una rigidità che non si riesce a capire.
E’ un caso che sta facendo discutere soprattutto se paragonato a tante altre situazioni ben più gravi. Anche il giornalista e conduttore televisivo Nicola Porro si è sbilanciato su questa storia ad inizio anno, facendo capire di essere abbastanza perplesso, ha ribadito la sua posizione che giudica “abnorme” rispetto a tanti altri casi giudiziari che lasciano molto stupiti soprattutto per le decisioni che sono state prese.
“Già ad inizio anno, appena è successo, con l’arresto di Alemanno sono rimasto stupito per le modalità e le cause, come il traffico di influenze“, ricorda Porro che sulla situazione attuale che sta andando avanti con il proseguimento delle disposizioni carcerarie, il giornalista ammette di “non conoscere pienamente le carte e cosa sta andando avanti, quindi non posso esprimermi sull’attualità“, ma su quanto è accaduto anche lui è rimasto sorpreso dall’accanimento.
Porro ricorda quanto è accaduto ad Alemanno e la sua storia giudiziaria, come aveva ampiamente ricordato nella sua abituale rassegna stampa: “Sconcertato da quanto è accaduto con l’arresto di Alemanno nel giorno di capodanno con tutto quello che è successo negli anni prima e con le accuse come quella di associazione mafiosa, decaduta, ma come altre, è rimasto il reato di traffico di influenze, incredibile”
“Secondo l’accusa – ricorda Nicola Porro – non avrebbe svolto in maniera regolare i lavori socialmente utili che aveva disposto il tribunale nella condanna che aveva emesso, ma le suore per le quali lui andava a fare questi lavori, dicono che li ha fatti bene, quindi io non so proprio“.
Il giornalista ricorda anche che l’ex Sindaco e ministro della Repubblica Alemanno è stato condannato per “traffico di influenza“, una cosa incredibile, e allo stesso tempo sottolinea come questo arresto sia “una cosa enorme per come si è sviluppata”, tanto da parlare di retropensiero e spiega come solo in Italia sia possibile che “ci siano extracomunitari, comunitari e italiani che si sono macchiati di reati come il femminicidio e che dopo tempo ottengono gli arresti domiciliari o vengono meno alcuni controlli molto seri, mentre nel caso di Alemanno c’è una rigidità che non ha eguali. E tutto questo è strano“. Infine ammette che tra lui e Alemanno “c’è una distanza abissale per quel che riguarda le idee politiche ma quanto gli è stato fatto rispetto a quello che ha fatto, la reputo una cosa abnome”
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