Il cronista della trasmissione Mediaset De Giuseppe racconta la sua esperienza e come ha cercato di convincere il super-testimone
“Mi prendo tutte le responsabilità, ma basta e vi dico che per me Alberto Stati è innocente, i veri colpevoli sono ancora in giro“. A dirlo è l’inviato della trasmissione Le Iene, Alessandro De Giueppe che in questi ultimi tre anni a seguito da vicino l’intera vicenda legata all’omicidio di Chiara Poggi ed è anche merito suo se le indagini sul delitto di Garlasco hanno preso un determinata piega e si sono riaperte in modo clamoroso.

Si è parlato tanto di diverse cose in questo ultimo periodo, a maggior ragione da quando sono state riaperte ufficialmente le indagini sul caso di Chiara Poggi e un omicidio e soprattutto una storia processuale che, a quanto sta trapelando, potrebbe essere riscritta totalmente e a spiegarlo il cronista De Giuseppe che grazie al suo lavoro ha permesso anche alla Procura di poter attingere a un materiale incredibile come la testimonianza di una persona che ha raccontato cose importanti.
De Giuseppe rivela che “umanamente con Alberto Stasi mi sento molto vicino, anche perché in questi ultimi anni, mi sono avvicinato a questo ragazzo che ha un carattere incredibile e una semplicità pazzesca, se solo penso a quello che ha passato e sta passando” e approfondisce l’argomento: “Il giorno che sono andato a raccogliere la testimonianza (che martedì 20 maggio andrà in onda in maniera integrale ndr) è stata una giornata particolare non so perché ma sentivo di andare al cimitero sulla tomba di Chiara a fare una preghiera e poi sono andato a incontrare questa persona che in maniera circostanziata mi ha raccontato tutto mostrando anche di avere una memoria di cosa sapeva e di quello che ha riportato“.
“Da quanto sta emergendo credo che all’interno della famiglia Poggi comincino a esserci dubbi”
“I fatti stanno riscontrando che quel racconto fatto a me era assolutamente veritiero, visto che da quel canale sono emersi elementi interessanti – ha raccontato De Giuseppe delle Iene -, adesso non resta che aspettare e vedere quello che la Procura intende fare e soprattutto scoprire. Per quello che ho visto, saputo e verificato sono convinto che Stasi sia innocente. Ci sono magistrati di altissimo livello che stanno lavorando e credo che sapremo presto ogni cosa”.
Riguardo al testimone che ha incontrato, Alessandro De Giuseppe racconta la dinamica della situazione e di come è nata l’intervista che poi, prima di mandare in onda, ha portato immediatamente in Procura: “Era una persona spaventata, anche perché ci ha detto che gli era stato ordinato di non parlare, a lui viene chiesto, da persone che sono ancora sulla scena di questa tragica vicenda, da professionisti che sono ancora coinvolti e che fanno parte del territorio e che sono ben inseriti, all’epoca gli è stato detto di lasciare perdere perché c’è già un’indagine su Stasi, ma tutto questo negli anni lo vive con un grande problema di coscienza, tanti che ha dentro di sé questo forte conflitto, ma poi dopo la paura iniziale, si è fidato e ci ha raccontato quello che si ricordava e abbiamo deciso di portare tutto in Procura e poi è successo quello che è successo“.

“La verità è che in questi anni si sono dette e raccontate tante troppe cose e spesso bugie, soprattutto su Alberto Stasi e su come sono state condotte le indagini inizialmente, ora speriamo di vedere un po’ di luce, soprattutto per un ragazzo che ha passato e sta passando anni in carcere senza alcun motivo. Ad ogni modo, da quanto sta trapelando e da quanto ho capito da un po’ anche all‘interno della famiglia Poggi, sulla quale nessuno può dire nulla anche perché il loro dolore è ancora vivo, sta cominciando a serpeggiare qualche dubbio sulla colpevolezza di Stasi“, il racconto di Alessandro De Giuseppe.