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Politica

Kroos, lo sfogo sugli immigrati in Germania: “Se penso a mia figlia…”

Clamorosa presa di posizione del calciatore tedesco, che ha lasciato la nazionale dopo l’eliminazione agli Europei: le parole sull’immigrazione fanno discutere

Il tema dell’immigrazione è sempre molto caldo e divisivo: in Italia, come nel resto dell’Europa, si discute animatamente sulle politiche internazionali dei vari governi, con opinioni forti e chiare. Alle discussioni politiche, si aggiungono spesso le prese di posizione degli uomini dello sport e della televisione, con parole destinate a far discutere. Le ultime dichiarazioni di Toni Kroos, centrocampista tedesco, che ha vestito la maglia della Germania negli ultimi Europei, hanno provocato un vero e proprio polverone e istituzionale.

Le parole di Toni Kroos hanno scatenato un polverone mediatico – Cityrumors.it

Kroos, che ha chiuso la sua carriera dopo la competizione continentale, ha avuto modo di confrontare le politiche tedesche e quelle spagnole, avendo vestito la maglia del Real Madrid nelle ultime dieci stagioni (ha giocato con le Merengues dall’estate del 2014 al giugno del 2024, collezionando quattro scudetti, cinque Champions League, cinque Mondiali per club e quattro Supercoppe Europee, oltre ad una serie di Coppe nazionali) ed ha dato il suo giudizio: parole chiare, che hanno creato un polverone e che hanno scatenato riflessioni e critiche in egual misura.

Toni Kross, le parole che hanno scatenato un putiferio politico

Ha confrontato il modo in cui le due nazioni che conosce meglio abbiano deciso di accogliere i migranti e, quando gli è stato dove preferirebbe vivere, ha stupito tutti, coinvolgendo nel discorso la propria famiglia: “Penso che mia figlia potrebbe avere meno problemi a uscire alle 23 in Spagna, piuttosto che in Germania”, ha detto Kroos. Dichiarazioni che, inevitabilmente, hanno creato un vero e proprio caos politico. Qualcuno lo ha addirittura accusato di essersela presa con gli immigrati, focalizzando l’attenzione su un unico particolare. Ma il discorso di Kroos è stato molto più ampio. Ed ha coinvolto numerosi aspetti.

“Penso ancora che la Germania sia un grande Paese. Ci piace molto stare lì, ma almeno non è più la Germania di una volta, come forse lo era dieci anni fa”, ha dichiarato il centrocampista in un podcast, alla vigilia della sfida contro la Spagna (che si è conclusa con l’eliminazione tedesca ai tempi supplementari e che ha visto lo stesso Kroos commettere un brutto fallo ai danni di Pedri). “Ma se mi chiedessero se preferisco che mia figlia esca alle ventitre in Spagna o in una grande città tedesca, direi Spagna. Probabilmente non avrebbe tanti problemi, ma questo non significa che in Spagna non ci siano problemi”.

La presa di posizione di Toni Kroos sui migranti ha lasciato tutti di stucco – Cityrumors.it

Le reazioni politiche e dei social: “Ma perchè tutto questo caos?…”

Apriti cielo… In un passaggio successivo, Kroos è stato ancora più specifico: “Sono felice che la Germania possa accogliere le persone a braccia aperte, anche se il fenomeno dell’immigrazione è troppo poco controllato. Abbiamo sottovalutato il fatto che non tutti possono andare bene per noi, e che se non siamo in grado di distinguere tra chi va bene e chi no, questo finisce per causare problemi, che portano i tedeschi a essere sempre più divisi. Anche se l’idea che queste persone, di cui abbiamo ovviamente bisogno, possano venire è sensazionale in termini assoluti”. 

Le sue dichiarazioni hanno scatenato le reazioni di molti politici di destra e sinistra. Alcuni hanno cercato di strumentalizzare le parole del centrocampista, altri hanno provato semplicemente a spiegare che si tratta di una semplice costatazione personale. Kroos ha semplicemente detto che, ai suoi occhi, la Germania è meno sicura rispetto al passato. E che per questo, terminata la carriera, preferisce rimanere a vivere in Spagna. “Perchè criticarlo per questo?”, si chiedono in molti sui social.

Paolo Colantoni

Amo scrivere, raccontare e leggere. Adoro i film, le serie poliziesche e la musica. Ho cantato con Michael Jackson (ho le prove) e collaborato con testate nazionali (Libero, Corriere dello Sport, Tuttosport e Radio 101), regionali (Rsa, Radio Incontro Olympia, Teleroma 56), siti e riviste. Enzo Biagi diceva che il giornalista è un “testimone dei fatti”. Noi proviamo ad esserlo della realtà di oggi.

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