Il presidente eletto avrebbe scelto un direttore dellâintelligence che ha sempre parlato bene della Russia e questo preoccupa le agenzie
Unâelezione che sta preoccupando parecchi. Lâarrivo di Trump agita non solo una parte di mondo occidentale e non solo, ma anche agenzie importanti dâintelligence interne ed esterne, ma soprattutto, e particolarmente, quelle americane.
Una preoccupazione che arriva fino ai vertici alti del potere americano. E il motivo è perchĂŠ sul territorio russo potrebbero (eufemismo) operare agenti doppi e preoccupa molto la futura scelta del nuova direttrice della National Intelligence di Tulsi Gabbard. Lâallarme viene lanciato dal quotidiano britannico âGuardianâ.
Il giornale scrive direttamente che negli ultimi tre anni la Cia ha lanciato un programma audace, puntando a reclutare cittadini russi che siano in disaccordo con lâattuale governo legato a Putin. Non si sa quanti ce ne siano o se ce ne siano di agenti che hanno il doppio lavoro, ma il timore che con Trump possa cambiare la politica americana portata avanti in questi ultimi anni è parecchia.
E quello che allarma tanto, almeno secondo il Guardian, che ha sentito esperti del settore, è sulla scelta come prossima direttrice della National Intelligence di Tulsi Gabbard, di cui si ricordano passate frasi e prese di posizione anche a vantaggio della Russia.
A parlarne con una certa sicurezza è Calder Walton, storico dellâintelligence presso la Kennedy School di Harvard e anche autore di un recente libro sulla storia delle guerre di intelligence tra Mosca e Washington, tanto che lui stesso osserva e puntualizza che non ha certezza âse siano stati effettuati reclutamenti, nĂŠ dovremmo saperlo, ma di certo la strategia è stata questa, e fasi della storia passata analoghe a quella presente sono stati unâoccasione dâoro per il reclutamento da parte dei servizi occidentaliâ.
Una preoccupazione che hanno tante agenzie che lavorano con gli americani, al di là del reclutamento degli agenti, ma si parla anche delle informazioni sensibili che alcuni paesi sono restii a rilasciare con Trump come presidente, anche perchÊ è successo già in passato.
Molti â allâinterno dellâĂŠlite russa â sono inorriditi per lâinvasione dellâUcraina e il conseguente status di paria del Paese, ma il salto da fare per decidere di passare segreti a una potenza straniera è lungo.
Nella situazione attuale, il reclutamento allâinterno della Russia è considerato troppo rischioso e la maggior parte dei funzionari russi non può piĂš viaggiare in Europa. âMa ci sono Paesi terzi dove è possibile incontrare queste personeâ, ha detto la fonte
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